02/03/2021 - BIS è uno spazio ibrido in cui far vivere la cultura tra archivi digitali, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e conferenze, progettato dai giovani architetti milanesi di FORO Studio. Una moderna digital library che pone l’accento sulla riconfigurabilità al fine di proporre ai fruitori delle esperienze culturali variegate.
L’intervento di riqualificazione guidato da FORO Studio prende posto all’interno dell’ex aula magna della scuola secondaria di 1°grado “Romano Rancilio” di Villastanza, la quale fa parte dell’“Istituto Comprensivo Via IV Novembre” di Parabiago.
Lo spazio della biblioteca si compone di tre parti fondamentali: un archivio per la conservazione cartacea e digitale, uno spazio di consultazione permanente e un’area laboratoriale di studio e ricerca. A questi nuclei si aggiungono altre funzioni utili alla socialità, sia per le attività scolastiche collaterali che per l’intera comunità.
La biblioteca è uno spazio fisico spesso inteso come poco mutabile riservato ai soli studiosi. Negli ultimi anni però la modernizzazione del concetto stesso di biblioteca si è espressa soprattutto nella sostituzione del suo carattere rigoroso con il concetto di digital library. Tale salto di qualità ha visto contrapposto al carattere esclusivo della prima, il carattere aperto della seconda. La digital library tende infatti a inserirsi in un sistema più ampio che definisce lo spazio fisico della biblioteca come un luogo flessibile e mutevole, aperto alla ricerca e alla conoscenza, specchio della dinamica sociale e delle esigenze di mutamento. Il passaggio dall’analogico al digitale ha permesso quindi non solo un risparmio di spazio – diversamente destinato al mero alloggiamento dei volumi – ma soprattutto l’ampliamento dell’offerta di servizi che una digital library può offrire quali file audio, video, immagini e testi; con lo scopo ultimo di riorganizzare la conoscenza in modo sempre più efficiente, semplificando la selezione delle notizie in un mondo sommerso dalle informazioni.
Lo spazio della biblioteca in questo senso è stato interpretato da FORO Studio come un luogo della scoperta e della narrazione, dove poter proporre sempre nuovi avvenimenti in grado di ricondurre più volte il pubblico alla visita. In questo contesto prende quindi il sopravvento – rispetto all’allestimento del classico spazio di studio – la ricerca di elementi modulari e modulabili, campo privilegiato degli spazi polifunzionali e luogo di applicazione di nuove esperienze formali e tecnologiche che si presenta al contempo come area di consultazione, centro di ricerca divulgativo, luogo ricettivo per l’arte e lo spettacolo.
“L’obiettivo principale del progetto è stato quello di creare uno spazio aperto a tutti e quindi di facile approccio” dicono i progettisti di FORO Studio, “Abbiamo concepito la biblioteca come un luogo che deve vivere non solo della fondamentale presenza della collezione di documenti e testi, ma soprattutto intrecciare le sue tematiche con le tante attività, delle arti e delle tecniche, con le quali la scuola si confronta periodicamente.”
L'emiciclo di color giallo intenso, al centro dello spazio, definisce una zona che, rimanendo complanare al piano di calpestio, una volta spostati i tavoli modulari per lo studio, può essere utilizzata come palcoscenico per rappresentazioni teatrali. Il fine progettuale di questo elemento è stato quello di utilizzare i colori per influenzare la percezione, definendo solo in maniera teorica la differenza di destinazione d’uso.
A definire in maniera preponderante l’area per le performance sono invece due grandi pareti mobili realizzate in OSB, le quali aprendosi verso il centro dello spazio lo dividono, formando delle vere e proprie quinte che lasciano la zona di consultazione fruibile poiché servita da un ingresso indipendente. Completa questo spazio uno schermo da proiezione estraibile posizionato a soffitto che aggiunge l’opzione di poter utilizzare la biblioteca per proiezioni e conferenze.
La porzione pavimentale campita in grigio, infine, oltre a costituire parte della zona laboratoriale di studio e ricerca, è quella destinata agli spalti, i quali sono contraddistinti da tre gradoni servibili come sedute grazie anche alla presenza di cuscini relax. I gradoni sono inoltre attrezzabili con sessanta sedute. Alla necessità di dover accomodare una platea più numerosa, aprendo la parete mobile di fondo, che divide la biblioteca dal grande atrio della scuola Rancilio, la capienza è estendibile a centootto posti a sedere.
BIS è il progetto di uno spazio plasmabile, che si propone come catalizzatore della pluralità cittadina che ha la volontà di fare da ponte tra generazioni e culture.
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