18/05/2021 - Il tavolo Sengu e la poltroncina Dudet sono le novità per la zona dining Cassina firmate Patricia Urquiola. Un tavolo d'ispirazione giapponese che punta sull'unione di diversi materiali e una seduta imbottita che evoca il design degli anni '70.
Una combinazione di materiali per un tavolo dalla spiccata tattilità
Patricia Urquiola trasferisce nell’area dining la poetica e la convivialità del divano Sengu rievocando il rito giapponese della costruzione e ricostruzione perenne dei santuari nel corso degli anni. Sengu Table è un arredo quasi monumentale, che celebra la convivialità attraverso un dialogo poetico, ponendo l’accento sull’unione di materiali diversi che insieme esprimono un’importante tattilità visiva.
Il tavolo, ovale o tondo, è caratterizzato da una struttura in legno massello con una gamba ovale collegata da una o due traverse alle due gambe cilindriche. Il piano è accostato nella stessa essenza di legno della struttura – noce Canaletto, rovere naturale o rovere tinto nero – o abbinato a una colonna cilindrica di forte presenza, disponibile in una selezione di marmi o ceramiche colorate. È anche possibile aggiungere un Lazy Susan in ceramica smaltata alla versione tonda; questo piano centrale girevole è un altro importante rimando alla tradizione del mondo asiatico.
Attenzione all’ambiente e ispirazione anni ’70 per una confortevole poltroncina imbottita
La poltroncina che dialoga con il Sengu Table è molto evocativa e rimanda fortemente al design degli anni ’70. Dudet è una piccola architettura definita da tre singoli elementi imbottiti: un cuscino di seduta e due tubolari che fluidamente disegnano in una linea continua gambe, braccioli e schienale.
L’aspetto morbido e confortevole della poltroncina Dudet colpisce subito ma, sotto le sue curve accoglienti, ha un’anima consapevole in quanto facilmente scorporabile. Un sistema che, in un’ottica di circolarità, permette di dividere la sua anima metallica dall’imbottitura in poliuretano espanso realizzato con una percentuale di polioli derivati da fonti biologiche. Questo facilita sia lo smaltimento differenziato sia il riciclo dei materiali nobili, a partire dall'anima in acciaio. Anche il rivestimento può essere facilmente rimosso grazie alla zip che corre lungo tutta l'arcata interna delle gambe.
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