24/05/2021 - Alla Biennale di Venezia – inaugurata il 22 Maggio e in corso fino al 21 Novembre 2021 – al Padiglione Italia, è in mostra la video-installazione Strolling Cities, il primo progetto che unisce intelligenza artificiale, poesia e paesaggio urbano per raccontare la pelle cangiante della città italiane, i loro muri e le loro strade.
Con il titolo 'How we will live together?', la manifestazione curata da Hashim Sarkis vede quest'anno, tra i suoi protagonisti, l’architetto cagliaritano Alessandro Melis, selezionato in veste di curatore del Padiglione Italia intitolato Comunità Resilienti (Resilient Communities). Quello dell'Italia è un padiglione esperienziale e immersivo, dove il progetto di installazione video Strolling Cities si inserisce con tecnologia, emozione e una visione poetica delle nostre città.
Il progetto è curato da Mauro Martino, designer e ricercatore che studia l’impatto dell’intelligenza artificiale sul design e sulle nostre vite, con gli studenti e ricercatori del ACTLAB del Politecnico di Milano e MindEarth, società di consulenza e ricerca applicata che unisce osservazione del pianeta terra, urban data e machine learning. Il progetto è co-curato da Ingrid Paoletti, Professor of Innovative Technologies in Architectural Design and Construction.
“Con Strolling Cities - le città che camminano - vogliamo raccontare l’anima di Venezia, Como, Milano, Genova, Bergamo, Bologna, Firenze, Roma, Catania e Palermo.” Commenta Mauro Martino. “Quando leggiamo un libro ambientato in una particolare città, man mano che l’autore descrive le scene nella nostra mente componiamo un’ambientazione a partire dalle immagini e ricordi che abbiamo vissuto o visto. Allo stesso modo, l’AI generativa VOICE-TO-CITY che abbiamo svilupato, è in grado di comprendere le parole e generare nuovi scenari urbani nello stile una particolare città.”
Il software è in grado di comporre paesaggi urbani in tempo reale utilizzando oltre due milioni di immagini raccolte dagli studenti del Politecnico di Milano che, muniti di telecamere sviluppate da MindEarth, hanno percorso le vie vuote delle loro città durante il lockdown.
L'osservatore ‘passeggia’, rimanendo fermo, mentre la città muta, generando un'esperienza cognitiva ed emozionale unica in un esercizio di immaginazione e interrogazione dello spazio. Intelligenza Artificiale, poesia e architettura si fondono, allargando vertiginosamente l'immaginario urbano futuro.
La tecnologia costruisce e ricostruisce costantemente muri, strade, piazze e canali interpretando i versi di note poesie dedicate alle città e recitati dagli attori teatrali Federica Fracassi e Michele Di Mauro. Alla parola cielo le mura di Bergamo danno spazio a una vista panoramica, alla parola albero una piazza di Catania si popola di chiome verdeggianti, alla parola paura un portico bolognese si riempie di oscurità, alla parola orizzonte la vista si allarga sulla laguna di Venezia.
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