10/05/2021 - Il Children’s Surgical Hospital di Entebbe, in Uganda, è operativo dallo scorso mese.
La realizzazione del progetto, sviluppato pro bono da Renzo Piano e dal suo studio RPBW in collaborazione con lo Studio TAMassociati e la Building Division di EMERGENCY, sono iniziati a febbraio 2017 e sono terminati alla fine del 2020.
L’ospedale offre cure gratuite d’eccellenza a bambini e ragazzi di eta` inferiore ai 18 anni con necessita` chirurgiche provenienti da tutta l’Africa. L’ospedale e` concepito anche per offrire una formazione qualificata a giovani medici e infermieri dall’Uganda e per contribuire alla costruzione delle competenze locali e avere un impatto a lungo termine sulla sanita` del Paese.
L’edificio e` costruito in terra pise´, una tecnica tradizionale che utilizza la terra cruda e aiuta a garantire un’inerzia termica in grado di mantenere costanti la temperatura e l’umidita`. La terra e` un’argilla rossa, proveniente dallo scavo delle fondamenta dell’ospedale, che e` stata recuperata in un’ottica di economia circolare e di risparmio dell’impatto del trasporto e dello smaltimento.
Un’attenzione particolare e` stata destinata alla sostenibilità` ambientale, con una dotazione di circa 2.500 pannelli solari fotovoltaici in copertura che soddisfano una parte del fabbisogno energetico del Centro. Esteso su 9.700 metri quadri, con 3 sale operatorie e 72 posti letto, l’ospedale e` circondato da un ampio giardino alberato: in tutti gli ospedali di EMERGENCY, il verde e` parte integrante del processo di cura e dell’accoglienza.
Una delle sfide progettuali piu` interessanti ha riguardato la facciata dell’ingresso principale dell’ospedale, che affaccia direttamente sul Lago Vittoria. L’ambiziosa richiesta dei progettisti mirava a una soluzione architettonica trasparente, per consentire il maggior apporto possibile di luce naturale grazie all’ausilio di montanti sottili, senza staffaggi intermedi, ma anche in grado di raggiungere con stabilita` altezze considerevoli.
Sono sei le aziende del network Theatro che hanno partecipato al progetto: Thema, Schüco Italia, Resstende, Pellinindustrie, AGC e Schneider Electric. Sei aziende con differenti competenze specifiche che, integrate tra loro, hanno permesso di portare a termine un progetto definito da progettisti e committente come un “lavoro polifonico”, in cui etica ed estetica si sono fuse per l’obiettivo comune di “semplificazione senza compromessi sulla qualita` del risultato”.
Il processo ‘evolutivo’ si e` adattato nel tempo alle esigenze e alle opportunità` che si sono create nel corso del progetto. Come afferma Giorgio Grandi di Studio RPBW: “Quando bisogna trovare una soluzione, li` scatta la scintilla, altrimenti tutto rimane un esercizio di stile”.
In Uganda, in particolare “Significa semplificare tutto al massimo e puntare su un lavoro per sottrazione: collettivo, sostenibile, di facile manutenzione”.
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