08/06/2021 - Dopo aver inaugurato a Madrid, Londra, Milano, Parigi e Tokyo, forte_forte, il brand di moda fondato dai fratelli Giada e Paolo Forte nel 2002, apre a Roma il suo secondo store italiano, al civico 4c di via Borgognona, nel cuore di quello che fu il Campo Marzio.
Lo spazio, per forte_forte, è racconto, e lo è in tutti i suoi store. La materia plasma l’atmosfera e se ne impregna, in una osmosi continua che definisce gli ambienti. Una grammatica riconoscibile di forme, materiali e colori accomuna i diversi spazi, nati dal dialogo creativo tra Giada Forte e Robert Vattilana.
Negli store forte_forte la narrazione assume di volta in volta una metrica e un tono differenti, dettati dal genius loci. L’inaugurazione della nuova boutique romana è l’occasione per un esercizio di contrasti, perché a Roma il contrasto è sempre, e da sempre, armonia.
La boutique della Capitale si presenta come un monolite vibrante di onice verde, materiale prezioso dal disegno unico che racchiude nelle anse delle proprie marezzature una storia millenaria, e che grazie alla particolare struttura minerale si smaterializza a contatto con la luce in una trasparenza sfumata.
L’onice verde crea nel negozio una immersione totale: vi annega l’intero spazio, dai pavimenti ai rivestimenti. Tutto il perimetro della scatola scenica è illuminato e segnato da una cascata di luce, mentre pannelli di ottone lucido ripiegati su sé stessi e ancorati da impunture di ottone compongono la parete di fondo. A contrasto, i soffitti sono bianchi nella parte iniziale del negozio, a fasce inclinate e dinamiche, mentre nella seconda si aprono in una composizione geometrica di oblò luminosi.
I camerini, chiusi da ante battenti di ottone aperte da oblò, sono una presenza misteriosa, che rivela interni femminili, da boudoir, di velluto capitonné color salvia.
L’arredo persegue l’idea di equilibrio eclettico che è la sigla di forte_forte. La zona antistante i camerini è occupata da sedute e da un muro display per gli accessori con elementi raccolti in viaggio: pietre di labradorite, jasper, quarzi rosa; una giada verde; libri e ceramiche.
I due spazi sono divisi da uno specchio trittico sulla parete, mentre il soffitto presenta un grande scudo curvato, verniciato di verde salvia. Una panca circolare scavata da un blocco di agglomerato avvolge un vaso a forma di nuvola scavato dal pieno e contenente una pianta di alocasia dalle foglie surrealmente giganti.
La presenza vegetale è un tema ricorrente, vivo, parte integrante della grammatica materica forte_forte. L’ottone disegna con leggerezza calligrafica le appenderie, il perimetro degli specchi, gli oblò dei camerini.
La cassa è posta nel retro del negozio, mentre il magazzino, cui si accede attraverso una porta ad anta di onice incorniciata di ottone, è organizzato con armadi-archivio posti su binari, in una nuance verde salvia.
Gli esterni della boutique, sita in un immobile storico e sotto tutela della soprintendenza alle belle arti, sono di travertino, aperti da tre identici varchi, due vetrine e un ingresso.
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