27/07/2021 - Continua fino al 12 settembre 2021 presso la Triennale Milano, l'omaggio all’architetto e designer milanese Vico Magistretti (1920-2006). La grande esposizione, dal titolo Vico Magistretti - architetto milanese ripercorre l’intero percorso progettuale del designer iniziato proprio al Palazzo dell’Arte negli anni del secondo dopoguerra, dove ottenne i primi riconoscimenti per il suo lavoro.
La mostra, inizialmente prevista nello scorso anno per celebrare il centenario della nascita di Magistretti, realizzata in collaborazione con la Fondazione Vico Magistretti e curata da Gabriele Neri, espone il prezioso patrimonio di disegni, schizzi, modelli, fotografie, prototipi e pezzi originali conservati nell’archivio dell’architetto milanese, insieme a materiali provenienti dagli archivi di aziende, istituzioni e privati.
Il progetto allestitivo è stato affidato a Lorenzo Bini/BINOCLE.
Suddivisa in sezioni tematiche, l’esposizione presenta al pubblico il lavoro di Vico Magistretti per la prima volta in maniera unitaria, in un percorso in cui architettura e design, in tutte le loro molteplici declinazioni, sono intrecciati al fine di restituire l’ampiezza della sua attività, offrendo così un’interpretazione critica aggiornata ed estesa oltre la celebrazione delle sue icone più famose.
Tra i progetti di architettura più significativi di Magistretti vi sono a Milano la Chiesa di Santa Maria Nascente al QT8 (1947-55, con Mario Tedeschi), la Torre al Parco in via Revere (1953-56, con Franco Longoni) e il palazzo per uffici in corso Europa (1955-57). A questi si aggiungono altri interventi di particolare rilevanza, tra i quali le torri di piazzale Aquileia (1961-64), la Casa Arosio ad Arenzano (1956-59), il Golf Club di Carimate (1958-61), la casa Bassetti ad Azzate (1959-62), il Municipio di Cusano Milanino (1966-69), la Facoltà di Biologia dell’Università di Milano (1978-81) e la Casa Tanimoto a Tokyo (1985-86). Come designer, Vico Magistretti ha lavorato con le più importanti aziende del settore, tra cui Cassina alla quale è storicamente legato sin dal 1960 e per cui ha firmato numerosi progetti come ad esempio il divano Maralunga (1973) e la libreria Nuvola Rossa (1977) –, Artemide, Campeggi, De Padova, Flou, Kartell e Oluce.
La mostra ha inoltre l’obiettivo di evidenziare l’apertura internazionale di Magistretti. Considerato come una delle figure più rappresentative della cultura progettuale milanese della seconda metà del Novecento, ebbe infatti stretti legami con l’estero – in particolare Inghilterra, Giappone e paesi nordici – che influenzarono molto il suo lavoro, lasciando a sua volta il segno in tali contesti.
In mostra sono anche presenti le testimonianze – sotto forma di “omaggi a Vico” dei designer Konstantin Grcic e Jasper Morrison, suoi allievi al Royal College of Art di Londra, il cui approccio al design è stato profondamente influenzato dall’incontro con Magistretti.
|