21/07/2021 - La boutique forte_forte a Forte dei Marmi, località di villeggiatura dalle spiagge dorate sullo sfondo delle alpi apuane, è stata inaugurata la scorsa primavera.
L’apertura “è l’occasione per lavorare su inediti equilibri e contrasti armonici, affiancando per la prima volta il legno, organico e redolente di ricordi nautici, ai metalli e ai minerali che della materialità forte_forte sono sigla definente.
Situato al numero 13 di Piazzetta Tonini, in pieno centro, aperto all’esterno da una porta–vetrina a tutta larghezza che lascia entrare la luce ad accarezzare cubatura e mobilio, lo spazio si sviluppa, alto e profondo; a sezione quadrata, ritmato da un intreccio di pali di legno chiaro dal profilo angolare e dalle venature morbide, che creano una successione in sequenza di cinque portali. Una struttura semplice articola visivamente lo spazio, che all’occhio unisce la solennità di una basilica e la funzionalità di uno scafo.
Il ritmo degli intrecci è punteggiato da note di foglia d’oro, accenti di una melodia essenziale e vibrante, rialzi metallici che dialogano ancora una volta con la luce. Percorrendo lo spazio, si è avvolti e accarezzati dalla luce morbida che si espande sulle strutture di legno e crea un movimento di scoperta dei capi e dell’ambiente, modulato in un flusso ascensionale di sfumature.
I pavimenti, realizzati in un minerale di pura invenzione, sono un agglomerato di cemento grigio e pietra bianca dalle sembianze di cristalli di sale e cristalli profondi verde giada. Dialogano con il calore del legno, contrastano con le pareti trattate a mano con una stuccatura materica color cipria. Le appenderie calligrafiche di ottone molato, ancorate a terra come al soffitto, corrono lungo le pareti, per esporre i prodotti.
L’arredo si compone, inoltre, di una specchiera trittico dal disegno modernista, e poi di solidi lievi: come una corte fresca e accogliente, occupano il centro della stanza una panca tonda scavata dal pieno nell’agglomerato e un vaso a nuvola contenente una pianta dalle foglie giganti. Un display in lastre di ottone montato a sbalzo segna l’ingresso.
Intimi come boudoir, i camerini in fondo al negozio, posizionati sotto il mezzanino e divisibili grazie ad una tenda mobile, inseriscono nel racconto la nota serica del velluto: oro all’esterno, verde acqua all’interno, nelle sedute, nei tappeti. Uno specchio rotante accentua l’intimità nella zona di prova.
La cassa di ottone, posta anch’essa sotto il setto del mezzanino, è un blocco lucente ricoperto di foglia d’oro. Il mezzanino stesso è incastonato in alto nello spazio, volume di pura lucentezza. Dietro la porta a tutt’altezza, anch’essa luminosa d’oro, si trova il vano scala privato, di un delicato verde salvia.
Un racconto insieme razionale ed emozionale, marino negli echi, rifratto nell’intreccio eclettico di cromie ed elementi”.
Il succedersi delle aperture di forte_forte espande con nuovi lemmi e costrutti sintattici il racconto spaziale nato dal dialogo tra Giada Forte e Robert Vattilana.
La grammatica dei materiali e delle forme si arricchisce e modula ad ogni nuovo capitolo, definendo un sistema insieme riconoscibile e in continua evoluzione, nel quale lo stile e la composizione derivano dalla osservazione del luogo, inteso come entità spaziale, urbana e geografica.
La lingua architettonica, cosi`, prende inflessioni locali, accenti specifici, senza mai diventare dialetto.
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