Dimensione testo |
|
Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria
09/08/2021 - La Provincia autonoma di Trento ha aperto alle visite uno dei tesori dell’archeologia mondiale: il sito palafitticolo di Fiavé, sorto intorno a 4 mila anni fa sulle rive di quello che all’epoca era il lago di origine glaciale Carera, nelle Valli Giudicarie, nel territorio trentino sovrastante il bacino del Garda.
Intorno all’imponente selva di pali alti una decina di metri e all’ingegnoso sistema di fondazioni “a reticolo” datati al secondo millennio avanti Cristo, dell’antico villaggio, è sorto l’emozionante Parco Archeo Natura poco distante dal Museo delle Palafitte nel centro di Fiavé.
L’abitato palafitticolo di Fiavé è di straordinaria importanza, "innanzitutto per l’eccezionale stato di conservazione consentito dall’azione protettiva esercitata da sedimenti impregnati dall’acqua delle sorgenti”, chiarisce Franco Marzatico, archeologo e responsabile della Soprintendenza per i beni culturali del Trentino.
La spettacolare monumentalità delle fondazioni lignee utilizzate per sostenere le capanne sulle sponde di un lago oggi divenuto torbiera, si aggiunge alla grande ricchezza di testimonianze di vita quotidiana e in particolare di eccezionali, rarissimi oggetti in legno che, insieme allo studio interdisciplinare di depositi umani, hanno consentito al mondo scientifico di indagare il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, all’insegna di una archeologia globale. Questi reperti, per la loro unicità, sono diventati un’icona delle palafitte preistoriche tanto da attirare l’attenzione di grandi musei a Zurigo e Roma fino al British Museum. La scoperta di Fiavé ha dimostrato, per la prima volta, che le palafitte venivano costruite anche sull’acqua e non solo sulla terraferma, ai bordi di laghi e fiumi, come la comunità scientifica all’epoca affermava.
La realizzazione dell’innovativo Parco Archeo Natura dà modo al visitatore di immergersi nella realtà archeologica, esplorando il mondo dei palafitticoli, partecipando alla quotidianità di chi qui visse 3.500 anni fa, quando il villaggio originario venne abbandonato per costruirne uno nuovo, il cosiddetto Fiavé 6, sorretto da una elaborata fondazione a reticolo.
“Con questa installazione si riesce a far apprezzare un patrimonio che, al di là dei manufatti mobili esposti nel Museo, risulta inaccessibile in quanto i pali delle spettacolari fondazioni sono oggi sommersi nei bacini formati dagli scavi colmi d’acqua e così debbono restare per garantirne la conservazione”, afferma il Soprintendente.
Il sito palafitticolo preistorico è riconosciuto dall’UNESCO quale Patrimonio Mondiale.
|
Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria Parco Archeo Natura Fiavé. Ph Tommaso Prugnola, Team Videonaria
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|