Ph. © Marco Zanta
12/08/2021 - Lo studio di Architettura iscattolin firma il nuovo Merieux Nutrisciences Headquarters, nuovo polo industriale della multinazionale che si occupa di analisi chimiche e microbiologiche per i settori food&nutrition, ambientale, pharma, cosmetico, beni di consumo, packaging e prodotti agrochimici. La sede di Resana, in provincia di Treviso, si è strutturata come polo di riferimento dell'impresa per tutto il nord Italia.
Gli edifici progettati presentano destinazione di laboratori di analisi o di spazi direzionali, oltre a spazi mensa e ambito di svago per i dipendenti.
Lo sviluppo progettuale ha trovato ispirazione nella necessità di collocare i diversi comparti lavorativi nell’area di proprietà mettendo in primo piano il rapporto dimensionale e formale fra le volumetrie, il funzionamento dei percorsi di collegamento e di smistamento dei lavoratori, oltre al riferimento con il contesto paesaggistico della campagna.
I blocchi edificati sono stati pensati in maniera autonoma o per livelli aggiunti e uniti da percorsi funzionali. Forme semplici immediatamente riconoscibili caratterizzano edifici anche di grandi dimensioni che sono stati alleggeriti nella massa grazie al controllo calibrato della forometria, al disegno di logge, terrazze, corti interne ed insenature dove è stato collocato il verde naturale. Questa scelta conferisce una dimensione romantica al complesso, con la natura che si sovrappone al costruito, rendendolo più umano e meno artificiale, attenuandone l’impatto sull’intorno.
Grande attenzione è stata posta nella progettazione dell’impiantistica che nel sito in questione gioca un ruolo assolutamente esteso, obbligando all’impiego di macchinari di grandi dimensioni per il riscaldamento, il recupero, la filtrazione e l’emissione dell’aria in atmosfera, oltre alle apparecchiature utili allo svolgimento dell’attività di analisi. Il principio ispiratore in questo ambito è stata la ricerca di un’integrazione pressoché totale dei manufatti nell’architettura, nell’obiettivo di presentarli non come elementi aggiunti, ma parte integrante della stessa, in una visione metaforica dell’edificio industriale inteso come motore pulsante dell’attività in esso svolta.
Il metodo costruttivo impiegato è del tipo "a secco", con strutture prefabbricate in calcestruzzo o acciaio e con rivestimenti in legno e pannelli metallici coibentati. Il rivestimento caratterizzante le superfici esterne è la lamiera di zinco titanio, lavorata nel sistema a doppia aggraffatura. La
scelta di questo materiale trova spiegazione nella volontà di ottenere un equilibrio estetico generale ed un contestuale effetto di alleggerimento delle volumetrie abitate.
L'anima cangiante del metallo ben si adatta alle diverse situazioni di luce e di clima, diventando insieme al verde naturale progettato a disegno, motivo di buon inserimento del polo industriale all'interno di un contesto di campagna Veneta.
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