© Simone Bossi
25/08/2021 - Ettore Sottsass diceva che "L’architettura è un’esperienza fisica e sensoriale perché ci si va dentro". Sulla base di questa teoria gli architetti milanesi di Studio WOK si sono interrogati sull'essenza più intima della Costa Smeralda, sui sui colori e sui materiali, concependo il progetto di restyling del ristorante Myrto come un omaggio al territorio sardo e un motivo per raccontarlo.
"Se pensiamo a questa parte della Sardegna, pensiamo alla presenza di rocce granitiche modellate dal vento. La matericità sinuosa del granito viene scaldata dalla luce del sole e dai riflessi del mare cristallino e dialoga con i verdi della macchia mediterranea", affermano da Studio wok. "La potenza del vento erode e scava le conformazioni granitiche facendole diventare delle architetture da abitare", continuano.
Lo spazio interno del ristorante Myrto assume i tratti di una caverna dalle forme sinuose e dalle tinte della terra Sarda che rendono l’atmosfera domestica ed ovattata e riportano alla mente un’idea arcaica della mediterraneità. Anche il patio esterno si trasforma in un interno, una grotta sottomarina con un tetto leggero che reagisce al vento e alla luce del sole e lascia intravedere il cielo.
In questi spazi astratti e sinuosi, arredi e volumi colorati giocano a contrasto e danno vita ad una palette di verdi che riprende le tinte della vegatazione.
I materiali, i colori e gli arredi sono stati scelti e pensati appositamente per questo progetto, creando un concept site-specific.
Myrto è presente da 9 anni alla Promenade du Port, un hub di arte, cultura e design nella cornice di Porto Cervo che porta un approccio innovativo ed esperienze intimamente connesse al senso del luogo.
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