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GABRIELE BASILICO. BEIRUT 1991 (91A6-555). Courtesy Studio la Città – Verona
03/08/2021 - Per tutto il periodo estivo, la galleria Studio la Città di Verona dedica un omaggio al celebre fotografo Gabriele Basilico, riservando alcune sale al suo lavoro sulla città di Beirut e alla proiezione del film Beyrouth Centre Ville, 1991 di Tanino Musso, inviato RAI a seguito di Basilico durante la missione fotografica nella citta` distrutta da una lunga guerra civile.
La mostra si inserisce all’interno di un programma più ampio, partito lo scorso aprile con la collettiva Today I would like to be a Tree e culminato con l’esposizione I am one acquainted with the night. Quest’ultima, realizzata in collaborazione con la galleria Tanit di Beirut, rimasta gravemente lesionata nell’agosto del 2020 dopo una terribile esplosione nella zona del porto, e` ospitata nelle sale principali di Studio la Città in concomitanza con l’omaggio a Basilico.
Gabriele Basilico è stato invitato per la prima volta a Beirut nel 1991 dalla Fondazione Hariri assieme ad un gruppo internazionale di fotografi: Raymond Depardon, Fouad Elkoury, René Burri, Josef Koudelka e Robert Frank. L’obiettivo della missione era quello di documentare il “centre ville” della città, devastata da una guerra civile che durò oltre quindici anni.
Il 13 aprile 1975 a Beirut alcuni uomini armati a bordo di un’auto spararono dei colpi d’arma da fuoco contro un gruppo di persone, tra cui il leader del partito falangista Pierre Gemayel, che stava assistendo alla consacrazione di una chiesa. Qualche ora dopo i falangisti cristiani di Gemayel uccisero trenta palestinesi. E` l’inizio della guerra civile libanese, che si concluse ufficialmente solo il 13 ottobre 1990.
Si stima che 120mila persone morirono nel conflitto e circa un milione di libanesi furono costretti ad abbandonare le loro case. (fonte: Internazionale)
A Beirut Basilico tornerà altre tre volte: nel 2003, nel 2008 e nel 2011.
Nel 2003 la rivista di architettura Domus, diretta da Stefano Boeri, gli propone di documentare la ricostruzione della città per vedute urbane corrispondenti alle riprese fotografiche realizzate nel 1991, per sottolinearne i cambiamenti attraverso il confronto con il passato.
Nel 2008 torna per l’inaugurazione di una sua mostra al Planet Discovery Center e, con l’occasione, continua comunque a documentare la ricostruzione della città, questa volta in modo più ampio e senza uno specifico incarico.
Nel 2011 è di nuovo la Fondazione Hariri che lo coinvolge per documentare la Beirut riedificata assieme a Fouad Elkoury (che aveva già fatto parte della missione del 1991), Klavdij Sluban e Robert Polidori.
In mostra a Verona una selezione di opere realizzate nel 1991 e un’unica fotografia del 2011, oltre al film/documentario dove Tanino Musso ripercorre la prima missione fotografica con gli occhi di Basilico.
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GABRIELE BASILICO. BEIRUT 1991 (91A6-555). Courtesy Studio la Città – Verona GABRIELE BASILICO. BEIRUT 1991 (91A6-555). Courtesy Studio la Città – Verona GABRIELE BASILICO. BEIRUT 1991 (91A6-555). Courtesy Studio la Città – Verona GABRIELE BASILICO. BEIRUT 1991 (91A6-555). Courtesy Studio la Città – Verona GABRIELE BASILICO. BEIRUT 1991 (91A6-555). Courtesy Studio la Città – Verona Omaggio a Gabriele Basilico, 2021. Installation view. Courtesy Studio la Città – Ph. Michele Sereni Omaggio a Gabriele Basilico, 2021. Installation view. Courtesy Studio la Città – Ph. Michele Sereni Un film di Tanino Musso per Gabriele Basilico, 22’. Courtesy Studio la Città – Ph. Michele Sereni Un film di Tanino Musso per Gabriele Basilico, 22’. Courtesy Studio la Città – Ph. Michele Sereni
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