Dalla nuova collaborazione nascono due diverse collezioni in marmo: i rivestimenti Repère e la serie Geode composta da lavabo, piatto doccia e fioriera. Il progetto presentato in occasione di Marmomac
07/10/2021 - Cristina Celestino avvia una nuova collaborazione con Margraf. In occasione dell'ultima edizione di Marmomac la designer ha curato la progettazione dello spazio espositivo e ha disegnato due diverse collezioni in marmo: Geode - composta da lavabo, piatto doccia e fioriera customizzabili in dimensioni e colori - e la collezione di rivestimenti e pavimenti custom Repère. Repère è anche il nome del progetto pensato per la mostra “In our time”, uno spazio ibrido interno-esterno per la cura di sé.
Lo spazio espositivo
Il progetto espositivo vuole essere un’esaltazione del marmo e della pietra come materiali primordiali di costruzione, che attraverso un progetto attento a finiture e cromie, pieni e vuoti, danno forma ad un colorato, inaspettato giardino di pietra. Volutamente lo spazio dell’allestimento è permeabile alla vista ed al passaggio: una sorta di interno - esterno, dove gli spazi sono delimitati da setti, pedane, gradoni e vasconi, esaltati dalle cromie e dal valore tattile del marmo.
Un attento studio sull’equilibrio dei colori e delle texture, ha portato a valorizzare i marmi estratti dalle cave di Margraf, come il Fior di Pesco Carnico, del quale l’azienda detiene l’unica cava esistente al mondo, e l’Arancio di Selva, attraverso una serie di lavorazioni superficiali e finiture diverse che mostrano la versatilità dei materiali ed anche la varietà di venature e cromie che la natura offre.
All’interno dello stand, sono protagonisti i rivestimenti 3D della nuova collezione Fluctus - sviluppata da Margraf Innovation Lab - che si ispira al movimento delle onde del mare e all’effetto da queste provocate sul fondo marino. Per lo stand Margraf, Cristina Celestino ha scelto le texture Egeo, Ionio e Mediterraneo in Crema Nuova e Fior di Pesco Carnico.
Il rivestimento Repère, disegnato da Cristina Celestino si compone di borchie in marmo collocate su lievi concavità della lastra di marmo e genera un motivo che attinge alla tecnica canoviana di duplicazione dei calchi attraverso un reticolo di piccoli chiodi, si trova applicato in due varianti su pareti in Cipollino verde.
Una prima pedana laterale accoglie particolari tavoli con piani asimmetrici, come delle formelle di palladiana oversize, esaltati da marmi dalle cromie forti come il Rosso Cipollino e il Radika; setti bifacciali alternano texture in Verde Cipollino e grafismi dati da composizioni con marmi venati molto caratterizzati come l’Azul Macaubas, lo Zebrato e l’Ombra di Caravaggio; una leggera tenda plissettata galleggia sospesa sulla pedana che è delimitata a terra da vasconi e gradoni in marmo Verde Alpi. Lo spazio è segnato longitudinalmente da 2 setti paralleli che al loro interno generano uno spazio di servizio, mentre verso l’esterno agganciano pedane e piattaforme su diversi livelli.
Le lunghe pareti diventano il pretesto per un gioco di texture e pattern, che valorizzano il marmo attraverso le avanzate tecniche di lavorazione e l’esperienza centenaria di Margraf. Campiture alternate di texture, lastre levigate o con pattern tridimensionali sono alternate a sottili strisce verticali di onici.
In abbinamento ai marmi venati e contrastati, sono stati utilizzati Onici Verdi e Rosa, dal color pastello cristallino e dalla finitura lucida; le piattaforme esaltano invece la matericità del Travertino Noce e del Travertino Romano Classico, mentre pedane basse e vasconi utilizzano il Verde Alpi, con finitura lucida o a spacco.
Repère - In our time
“Il progetto che ho pensato per la mostra “In Our Time”, realizzato in collaborazione con Margraf, si presenta come uno spazio ibrido interno-esterno, per la cura di sé, un luogo per prendersi il proprio tempo, vivendo un contatto diretto con la pietra e con l’acqua.”
Se il materiale litico porta il tempo al suo interno, il progetto si fa portavoce del tempo del fare, il tempo necessario per lavorare una materia preziosa, dalle infinite sfaccettature. Una sorta di piccolo giardino di pietra a gradoni, con accostamenti di travertini, Azul calcite e verde giada, un gioco di colori e finiture che ha memoria degli spazi scarpiani. Gli oggetti funzionali appartenenti alla collezione Geode, come sculture, sono collocati sui gradoni: un lavabo, una fioriera ed un piatto doccia. I volumi nascono dall’accostamento di layer di marmi diversi, fior di pesco carnico, verde giada ed onice rosa, lavorati come un blocco unico di materiale, che fa emergere nelle concavità dell’oggetto i diversi strati di cui è composto.
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