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07/10/2021 - Dopo l'apertura in anteprima dello scorso aprile, il nuovo edificio del Kunsthaus Zürich ad opera dall'architetto inglese David Chipperfield, inaugurerà ufficialmente al pubblico il prossimo 9 ottobre.
L’estensione della Kunsthaus – terminata dopo ben dodici anni trascorsi dal lancio del progetto, a cura dello studio berlinese di Chipperfield – si collega alla sede storica della Kunsthaus, risalente al 1910, tramite una galleria sotterranea di settanta metri. Quella di Chipperfield è la quarta estensione del polo museale, dopo quelle di Karl Moser (1922), dei fratelli Otto e Werner Pfister (1956) e di Erwin Müller (1977).
Il nuovo edificio permetterà di esporre il 20% in più delle collezioni, circa il doppio di quanto possibile attualmente. Un progetto che rappresenta la chiave di volta del cluster museale non solo dal punto di vista architettonico, ma anche – e soprattutto – da quello urbanistico. Con l’inserimento dell’edificio di Chipperfield, il perimetro della Heimplatz viene completamente definito, configurandosi come spazio pubblico che funge non solo da collegamento esterno tra i due fabbricati, ma anche da raccordo con il resto della città.
Tutte le funzioni pubbliche come il bar, la sala eventi, il negozio del museo e i servizi di educazione museale sono disposte attorno all'atrio centrale al piano terra, mentre i due piani superiori sono riservati esclusivamente all'esposizione di opere d'arte. Gli spazi espositivi, di diverse dimensioni, sono caratterizzati da una matericità calma e da un'abbondanza di luce diurna, ponendo l'esperienza immediata dell'arte al centro del percorso di visita al museo.
L'identità architettonica è modellata sulle tradizionali facciate in pietra, riscontrabili sia nella Kunsthaus esistente e in molti altri importanti edifici pubblici a Zurigo. Il nuovo edificio unisce tradizione e innovazione attraverso il mix and match di pietra calcarea locale con superfici segate e poste a intervalli regolari nella facciata. Ciò fa sì che l'edificio si inserisca nel suo contesto urbano e culturale in modo contemporaneo.
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