Ph. Alessandro Lana
22/10/2021 - Renzo Piano inaugura a Roma, nel carcere femminile di Rebibbia, Ma.Ma, la Casa per l'affettività e la maternità, un piccolo edificio che tramite la sua forma iconica rimanda istantaneamente all’idea tradizionale di casa, pronto ad accogliere le detenute e i loro familiari.
Il progetto, in cantiere da due anni, rientra nel programma di rammendo delle periferie d'Italia, ed è stato coordinato dai tre progettisti Tommaso Marenaci, Attilio Mazzetto e Martina Passeri, borsisti del suo progetto del G124. Nulla di più periferico di un carcere e di Rebibbia per dare concretezza all'idea.
Ai fini del mantenimento dei rapporti tra le detenute e gli affetti al di fuori del carcere, interviene la Casa dell’Affettività: un luogo di incontro tra detenute e famiglie che non sia quello anonimo e sorvegliato dei colloqui tradizionali, ma uno spazio che ricrei la dimensione domestica, che ricostituisca momentaneamente il nucleo familiare e che permetta alle detenute di mantenere un ruolo all’interno di esso, favorendone la riabilitazione e la reintegrazione.
Si tratta di un prefabbricato in legno di abete di 28 metri quadri posizionato in un’area verde sufficientemente protetta. Il tetto a falde inclinate protegge una piccola loggia dalla quale si accede ad un unico ambiente interno che raccoglie soggiorno, un nucleo di servizio, un angolo cottura e zona pranzo dove le detenute potranno incontrare i propri familiari e condividere con loro un pasto frugale, seduti intorno a un tavolo.
Il progetto è stato elaborato grazie ad una stretta e fruttuosa relazione con il DAP, Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia il quale ha materialmente sostenuto la realizzazione del prototipo.
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