Foto Paola Pansini
14/10/2021 - Palazzo Pugliese, un’antica residenza di fine ‘800 a Trani, ha riaperto le sue sontuose sale per ospitare il nuovo concept store della boutique multibrand Nugnes 1920, di recente giunta al traguardo del suo primo secolo di storia.
Il progetto che unisce i tre “mondi” di Nugnes – uomo classico sartoriale, uomo contemporaneo e moda donna – in un’unica grande boutique internazionale come riferimento del fashion e luxury retail nella città di Trani, porta la firma degli architetti Filippo Dini e Gianluca Cataldi dello Studio Dini Cataldi.
Lo store, con i suoi 1.000 metri quadri di attività commerciale distribuiti su due livelli, accoglie gli ospiti di Giuseppe Nugnes, imprenditore lungimirante che ha meticolosamente trasformato l’attività di famiglia, una sartoria aperta negli anni ‘20 del secolo scorso, in un raffinato contenitore di 250 brand tra i più noti.
Il piano nobile di Palazzo Pugliese ospita la moda Donna.
Foto Paola Pansini
Per questi ambienti è stato utilizzato il rame specchio come materiale principale, accostato a dei ripiani bianchi che ricordano la rafia intrecciata, in questo caso laccata per conferire maggiore preziosità e far risaltare adeguatamente il prodotto esposto.
Una moquette chiara e setosa adorna i salottini privati.
Il tessuto che scherma le pareti decorate di alcune delle stanze è una rivisitazione del tessuto in crine, indispensabile per confezionare un capo sartoriale. Una “boiserie” in specchio impreziosisce le suddette pareti regalando una nuova profondità e maggiore risalto al rame che incornicia il prodotto.
Il piano terra è destinato, invece, alla moda Uomo, classico e contemporaneo.
Per il primo si è trattato di un restyling per adattare il negozio preesistente al nuovo assetto commerciale.
Foto Paola Pansini
Per “l’uomo contemporaneo” lo Studio Dini Cataldi ha utilizzato un linguaggio grafico bianco/nero dato certamente dal volume architettonico, ma anche dalle “scatole” espositive con le schiene caratterizzate dalla “tecnica della retinatura”, ossia pannelli rivestiti da reti in fibra di vetro di varie dimensioni (solitamente usate per il supporto delle lastre di marmo), sovrapposte tra loro.
Foto Paola Pansini
Suddette scatole sono intervallate da fianchi retroilluminati e scandite da accenti in ferro nero cerato che caratterizza anche i banchi e l’area cassa.
La pavimentazione in cemento battuto è un omaggio ai vecchi “trappeti” (frantoi) pugliesi, rivisitata in chiave più contemporanea.
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