Foto Ralph Pace
22/10/2021 - Sono 159 gli scatti dei fotografi vincitori della 64° edizione di World Press Photo, il concorso di fotogiornalismo più prestigioso del mondo che è giunto in mostra a Bari, per l’ottavo anno consecutivo, fino al 14 novembre 2021.
La World Press Photo Exhibition – allestita ogni anno in oltre 120 città in 50 Paesi del mondo – torna nel Teatro Margherita con le sue otto sezioni: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News.
Per questa edizione sono state 74.470 le fotografie giunte da 4.315 fotografi provenienti da 130 paesi: opere che, per la prima volta nella storia, sono state valutate online da parte delle giurie specializzate presiedute da NayanTara Gurung Kakshapati e MuyiXiao.
L’immagine vincitrice del titolo World Press Photo of the Year 2021 è stata scattata il 5 agosto 2020, in Brasile, dal fotografo danese Mads Nissen e ritrae il commovente abbraccio tra l’ottantacinquenne Rosa Luzia Lunardi e l'infermiera Adriana Silva da Costa Souza, nella casa di cura Viva Bem, a San Paolo. L’opera immortala la cosiddetta “Tenda dell’abbraccio”, l’invenzione che, nella struttura per anziani, ha permesso agli ospiti di abbracciare di nuovo i propri cari dopo che le case di cura del paese avevano chiuso le porte ai visitatori, a seguito dell’esplosione dell’emergenza pandemica. Proprio il Brasile, a causa di un atteggiamento di grande sottovalutazione del rischio di contagio da parte del presidente Bolsonaro, ha chiuso l’anno 2020 con un bilancio tra i più gravi al mondo: 7,7 milioni di casi registrati e 195.000 morti.
È per la prima volta un italiano, di origini baresi, il vincitore della World Press Photo Story of the Year 2021: si tratta del fotografo Antonio Faccilongo, romano di adozione, con il suo progetto fotografico realizzato per Getty Reportage dal titolo Habibi (Amore mio). Le immagini raccontano il coraggio e la perseveranza dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane che desiderano avere figli e che, sottoposti alla negazione di visite coniugali e al divieto di avere alcun contatto fisico, fin dai primi anni 2000 contrabbandano il loro sperma fuori dalla prigione, nascondendolo, ad per esempio, nei regali agli altri figli. Habibi racconta di questo legame con la vita, con la libertà e con il futuro delle famiglie, sullo sfondo di uno dei conflitti più lunghi e complicati della storia moderna.
Ancora, due gli italiani vincitori in altre categorie: primo premio nella sezione Stories – Spot News per Lorenzo Tugnoli, dell’agenzia Contrasto di Ravenna, che ha raccontato l'esplosione, causata da più di 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio ad alta densità, che ha scosso Beirut, il 4 agosto 2020, uccidendo almeno 190 persone, ferendone altre 6.000 e lasciandone sfollate almeno 300.000. Al toscano Gabriele Galimberti, invece, il primo premio nella sezione Stories – Portraits, con uno scatto realizzato nell’ambito di un reportage per National Geographic che racconta, per immagini, un dato semplice quanto agghiacciante: secondo lo Small Arms Survey, la metà di tutte le armi da fuoco possedute da privati cittadini nel mondo, per scopi non militari, si trova negli Stati Uniti. Il numero di armi da fuoco è superiore alla popolazione del Paese: 393 milioni di armi contro i 328 milioni di persone.
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