26/11/2021 - Oggi “fare città” significa colmare simbolicamente e fisicamente il divario tra natura e ambiente costruito. L’architetto e paesaggista Benedetto Camerana ha realizzato un grande intervento verde sul tetto di un'importante struttura di Torino, storica capitale industriale d'Italia. La Pista500, questo il nome dell’intervento, ha trasformato il tetto della vecchia pista di collaudo del Lingotto, l’ex stabilimento Fiat, in un'oasi sostenibile: un grande giardino lineare con quasi 40mila piccoli alberi, arbusti e piante erbacee che convivono con i residenti.
“La Pista 500 è il più grande giardino pensile d’Europa” ha dichiarato Olivier Francois, CEO FIAT e CMO Stellantis “e la decisione di realizzarlo sul tetto di una fabbrica di inizio ‘900 ha un valore fortemente simbolico per noi: un luogo che un centinaio di anni fa era fonte d’inquinamento per antonomasia e una pista all’epoca segreta e inaccessibile, diventano oggi un giardino aperto a tutti gli abitanti di Torino”.
Il progetto promuove i principi ambientali contemporanei presentando soluzioni nei settori dell'ecologia, del risparmio energetico e della responsabilità sociale. Il parco trasforma una proprietà privata in uno spazio pubblico in cui le persone possono riunirsi, esercitarsi, meditare e godere di una vista spettacolare sulla città e sulla corona alpina circostante.
Sul rooftrack del Lingotto, la natura si sta progressivamente riappropriando dei luoghi abbandonati dall'uomo e creando quello che il paesaggista francese Gilles Clément chiama “Il terzo paesaggio”.
Con questo progetto il passato lascia il posto al futuro e un elemento di archeologia industriale diventa fucina di sostenibilità e inclusione.
Torino è sempre stata un centro di invenzione e tecnologia, nonché città leader europea nel settore automobilistico. La sua cattedrale era il Lingotto, sede storica della FIAT, attiva dal 1923 ai primi anni '80.
Nel 1994 l'ex fabbrica ha riaperto al pubblico come grande struttura multifunzionale, grazie ad un progetto di recupero di Renzo Piano. Il nuovo Lingotto offre spazi di lavoro, ospitalità, attività commerciali, eventi e attività culturali. Uno spazio che recupera una posizione di rilievo, questa volta nella rigenerazione di ex aree industriali.
All'interno dell'edificio, La Pista 500 di Camerana si distingue come apice di questo processo. Il progetto ritorna audacemente al concetto originale di Renzo Piano di incorporare la natura all'interno del cemento armato.
Nelle parole di Benedetto Camerana, “Il parco atterra sull'asfalto” come trasportato dal vento e colora lo spazio al centro della pista con le sfumature della stagione. Proprio come sulla High Line di New York, la natura sta già prendendo dimora tra le tubazioni industriali blu a vista, attirando libellule, colibrì e farfalle e creando così una nuova desiderata biodiversità.
Il giardino si sviluppa come parco lineare contemporaneo con 28 grandi isole che coprono poco più di 7.000 metri quadrati dei 27.000 disponibili. Ospita più di 40 mila piante appartenenti a 300 specie e varietà scelte con un criterio ecologista, per cui ci sono solo piante delle zone piemontesi e limitrofe, distribuite anche secondo le variazioni di colore stagionali.
All'interno e intorno all'anello mettono radici oltre 300 tipi autoctoni, selezionati in base a criteri ecologici: la maggior parte sono piante erbacee perenni che crescono rapidamente senza richiedere molta acqua. Noccioli, piante tintorie e specie commestibili si alternano ad aree per il fitness, la meditazione, lo yoga, mentre la pista da corsa in resina blu si snoda tra le aree tematiche e i sentieri del giardino.
Il ricordo della pista di prova per le vetture Fiat degli anni '20 e '30 rivive nel nome del progetto e nell'anello chilometrico con le due iconiche curve paraboliche, che diventerà una pista per veicoli a propulsione elettrica, oltre che per biciclette e monopattini.
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