Otrivin TECLA di Mario Cucinella Architect; Bubble di ecoLogicStudio
09/11/2021 - In occasione della COP26 – la 26a conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – due studi italiani, Mario Cucinella Architects ed ecoLogicStudio, sono stati selezionati per rappresentare l’impegno dell’architettura nella lotta ai cambiamenti climatici.
La conferenza, iniziata il 31 ottobre, si concluderà il 12 novembre 2021 presso lo Scottish Event Campus (SEC) di Glasgow. L'evento riunisce leader e tecnici provenienti da oltre 200 Paesi con l'obbiettivo di sensibilizzare i potenti del mondo sull’attualissimo tema del cambiamento climatico, “passando dalle parole ai fatti nell’interesse delle generazioni future” riprendendo le parole della Regina Elisabetta nel video-messaggio inviato in apertura dei lavori.
A Glasgow Mario Cucinella Architects espone TECLA, progetto realizzato in collaborazione con l'azienda specializzata nella stampa 3D di terra a Km0 WASP e ispirato metaforicamente a una delle città invisibili di Italo Calvino, la città in continua costruzione.
TECLA è un innovativo modello circolare di abitazione in cui confluiscono le ricerche sulle pratiche costruttive vernacolari, lo studio del clima e dei principi bioclimatici, l’uso di materiali naturali e locali. È un progetto a emissioni quasi zero, il suo involucro e l’utilizzo di un materiale totalmente locale ha permesso di ridurre sprechi e scarti. Questo e l'uso della terra cruda fanno di TECLA un esempio pionieristico di abitazione a basse emissioni di carbonio.
L’involucro di TECLA può essere sintetizzato in: 200 ore di stampa, 7000 codici macchina (G-code), 350 strati di 12 mm, 150 km di estrusione, 60 metri cubi di materiali naturali per un consumo medio minore di 6 kW.
TECLA, Ph © Iago Corazza
EcoLogicStudio, lo studio di architettura guidato da Claudia Pasquero e Marco Poletto, presenta invece due progetti legati all'inquinamento atmosferico e alla carbon neutrality: l'ecomacchina purificatrice d'aria Air Bubble e il sistema BioFactory destinato all'architettura industriale. Entrambi i progetti integrano la tecnologia PhotoSynthetica introdotta dallo studio italo-inglese.
L'eco-macchina Air Bubble è composta per il 99% da aria, acqua e colture viventi di clorella fotosintetiche purificatrici dell'aria. Questo nuovo progetto bio-digitale dimostra come l'integrazione avanzata della biotecnologia nell'ambiente costruito possa portare a una nuova generazione di architetture viventi e 'in crescita', in cui si combinano bellezza ed efficienza ecologica.
Otrivin Air Bubble, ph © NAARO.
Il progetto incoraggia i visitatori, e in particolare i bambini, a interagire direttamente e sperimentare le capacità di pulizia dell'aria delle colture di microalghe, immergendosi in una bolla di ossigeno appena metabolizzato.
La membrana esterna è monitorata in tempo reale da una serie di accelerometri, che rilevano il vento e inducono vibrazioni nella struttura pneumatica. Questi sensori attivano una serie reattiva di illuminazione della crescita che a sua volta supporta la fotosintesi delle alghe, aumentando così la purificazione dell'aria. L'intero organismo bio-digitale sviluppa così un nuovo tipo di simbiosi per cui più persone giocano, più l'aria diventa pulita.
Il sistema BioFactory integra fotobioreattori di alghe all'interno del rivestimento a membrana ed è adatto sia per edifici commerciali che per magazzini di fabbrica. Il primo progetto pilota è stato installato a Lisbona, in Portogallo, presso la sede centrale di Nestlé.
BioFactory Architectural System Ph. © André Cepeda
All'interno dei fotobioreattori vengono coltivate microalghe di grado alimentare alimentandosi con le emissioni di CO2 della fabbrica stessa. La biomassa appena raccolta entra nella catena di approvvigionamento della fabbrica per diventare una materia prima rinnovabile e sostenibile per prodotti alimentari e imballaggi a emissioni zero.
Questo processo circolare cambia le regole dell'efficienza e rende le bio-fabbriche capaci di autoregolarsi e apprendere metodi di produzione più 'sostenibili'.
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