16/12/2021 - La collezione di lampade da tavolo Fabbian include proposte decorative e funzionali, versatili e compatte, dalle tonalità vivaci o neutre, ideali per soddisfare esigenze estetiche ma anche necessità più tecniche: Aérostat di Guillaume Delvigne, Turny di Emo Design, Beluga di Marc Sadler, Fruitfull di Giovanni Barbato, Lumi di Alberto Saggia & Valerio Sommella.
Se appoggiate sul comodino, le lampade devono poter conferire una luce soffusa ed adeguata alla camera da letto. Mentre, se vengono utilizzate come lampade da scrivania, la performance in termini di luminosità deve essere adeguata alla lettura e all'illuminazione del piano di lavoro per evitare affaticamento agli occhi. Se scelte come elemento puramente decorativo, da porre su una madia o in una libreria, sarà sufficiente la giusta quantità di luce per creare un effetto caldo e accogliente della stanza. E singole o in gruppo possono dare dinamicità agli spazi.
Tra le lampade più iconiche c’è sicuramente Aérostat del designer Guillaume Delvigne che, progettata nel 2014, è stata declinata in diverse finiture colorate. L’aerostato è il principio ispiratore della lampada, dichiarato anche nel nome, per disegnare un oggetto luminoso, così lieve da potersi elevare dal suolo. Delvigne ottiene l’effetto voluto grazie alla sagoma della base metallica che ne diventa anche l’elemento caratterizzante: una gabbia che accoglie il diffusore sagomato etereo, come sospeso.
La proposta Fabbian si arricchisce con la lampada wireless Turny di Emo Design, oggetto semplice, discreto e colorato. Nata dall’idea dei designer di rendere iconico il concetto della torcia, si è evoluta in un oggetto che si adatta ad ambienti trasversali, per soddisfare soprattutto le esigenze di hotel e ristoranti. Il grado di protezione IP54 ne permette l'utilizzo non solo in ambienti interni ma anche esterni come patio, giardini e terrazze. La forma svasata con cui è stata concepita, permette, come per gioco, di renderla funzionante anche se capovolta.
E sempre per la varietà dei colori, Beluga di Marc Sadler offre diverse possibilità d'installazione per un apparecchio illuminante orientabile, eclettico ed essenziale che si ispira al concetto atomico. Il designer studia l’essenza della materia, la dinamica al suo interno e soprattutto le particelle che la formano, per far vita ad una collezione varia per materiali e finiture.
Bianca, poetica, leggera: la lampada in vetro opalino Fruitfull di Giovanni Barbato si schiude come un petalo, richiamando atmosfere dal sapore zen.
La serie Lumi di Alberto Saggia & Valerio Sommella si declina nelle versioni Lumi Sfera e Lumi Mochi: il delicato diffusore bianco opale riprende la purezza della sfera o le linee irregolari dei celebri dolci di riso giapponesi.
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