foto Michel Denancé 2021
10/12/2021 - La nuova sede permanente di V–A–C Foundation a Mosca, la “Casa della cultura GES-2”, ha aperto al pubblico lo 4 dicembre 2021.
La GES-2 sorge in una storica centrale elettrica in disuso, costruita nel 1907 e situata nel centro di Mosca, sul Bolotnaya Embankment, nel frequentato quartiere Ottobre Rosso. Dopo averla acquisita nel 2015, V– A–C ha incaricato il Renzo Piano Building Workshop di occuparsi della riqualificazione dell’edificio principale e dell’area circostante, nell’ottica di tutelare il più possibile la struttura originaria e trasformarla al contempo in un nuovo spazio urbano culturale.
La Casa della cultura GES-2 è uno spazio accessibile a tutti, in cui è possibile incontrarsi e fruire insieme della cultura, grazie al cinema e alla sala concerti, alla biblioteca, ai negozi, al ristorante e alla caffetteria, al parco giochi, ai laboratori, agli atelier e alla zona dedicata alle residenze per artisti, alle sale espositive e all’auditorium che ospiteranno performance ed eventi pubblici.
“Due ettari di Mosca. Questa è stata la prima immagine che ci è venuta in mente quando abbiamo cercato di riassumere l'essenza di questo progetto” dichiarava Renzo Piano nel 2015. “La domanda era: cosa vorranno trovarvi le persone? un museo, la natura, una piazza dove la gente possa incontrarsi, una centrale elettrica iconica, il fiume? La gente vorrà sicuramente trovare tutto questo; vorrà trovare in poche parole la cultura in un unico posto. Un'esperienza sociale e culturale articolata nelle arti visive, dello spettacolo, della musica, ma anche nella scienza e nella sostenibilità, in un luogo incorniciato dalla natura, con la sua foresta di betulle a ovest e il fiume Moscova a est, che abbraccia sia la Piazza sia la centrale elettrica.
Ogni volta che pensiamo a quale tipo di edificio ci piacerebbe trovare per creare un centro culturale non abbiamo alcun dubbio: una centrale elettrica! Questo è esattamente ciò che abbiamo trovato, una magnifica e storica centrale elettrica costruita tra il 1904 e il 1907.
C'è una magia in una centrale elettrica. Vi è una magia più tangibile, che risiede nella scala degli spazi o nei merletti delle strutture in acciaio, come nel nostro caso. Tuttavia, vi è anche una magia più enigmatica che proviene dall'idea di energia. Energia non solo prodotta sotto forma di 'energia elettrica' o di calore, ma anche energia in termini di pensiero, idee ed espressione della creatività umana.
E poi è venuto spontaneo dire che la centrale deve funzionare allo stesso modo, ma invece di produrre calore o elettricità produrrà energia sotto forma di idee.
La nostra proposta consiste, prima di tutto, nel riportare l'edificio al suo senso originario di spazio, demolendo tutti le recenti aggiunte in cemento, smontando le apparecchiature, ma mantenendo qua e là alcuni pezzi che contribuiscano a preservare la memoria del luogo. Fatto ciò, si procederà con il consolidamento delle strutture in acciaio e la sostituzione del tetto esistente con una nuova copertura vetrata con celle fotovoltaiche integrate nei vetri. Questo creerà una 'cattedrale' di luce. Solo allora saremo pronti a riorganizzare gli spazi e di conseguenza la nuova funzione produttiva di idee e di cultura".
La GES-2 si pone l’obiettivo di reimmaginare le tradizionali “case della cultura” russe, centri ricreativi nati sul finire dell’Ottocento e ancora oggi molto popolari. Questi spazi culturali vogliono incoraggiare i cittadini a rapportarsi con l’arte in tutte le sue forme e a partecipare attivamente alla vita culturale. Il GES-2 intende fare lo stesso, invitando artisti appartenenti agli ambiti più disparati – coreografia, musica, teatro, cinema, design e arti visive – a collaborare per creare un’unica voce narrante.
La prima storia, intitolata Holy Barbarians (“Santi Barbari”), si svilupperà nel corso di cinque stagioni per analizzare il territorio della moderna cultura russa, confrontandosi con concetti come “verità”, “madre” e “cosmo”, ovvero i luoghi comuni a cui spesso viene associata la Russia. GES-2 inviterà sia gli artisti che il pubblico ad interpretare il senso di tali concetti e attribuire loro nuovi significati e forme.
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