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21/12/2021 - Casa VCS è un progetto di Giuseppe Gurrieri relativo alla nuova costruzione di una casa unifamiliare a Modica, in provincia di Ragusa, su un sito il cui elevato valore paesaggistico è dovuto ad un costante rapporto con la roccia su cui è fondata non solo la casa, ma l’intera città.
Modica è infatti caratterizzata da orizzonti frastagliati e pallide pareti rocciose, tanto che gli antichi per darle il nome si rifecero al termine “Murìka”, che sta ad indicare la roccia nuda e poco coltivabile.
La casa, realizzata grazie alla collaborazione tecnica con lo studio di ingegneria SIC, si trova nella campagna modicana in un’area caratterizzata da un lieve declivio che muta improvvisamente in una ripida scarpata rocciosa. Un luogo in cui la vista sembra letteralmente “saltare” nel vuoto della valle per fermarsi sul versante opposto.
Il progetto verte sull’analisi del sito e del sistema di antropizzazione del territorio dell’ultimo secolo e fa riferimento alle architetture rurali tipiche degli anni ’30, realizzate con materiali grezzi e strutture precarie, nati per ampliare gli stabili inerenti alle attività agricole locali.
Nelle campagne dell’altopiano ibleo è facile riscontrare questa tipologia costruttiva caratterizzata da esili profili in metallo che sorreggono grandi capriate e coperture in lamiera, strutture che sia per la loro leggerezza che per la loro trasparenza, intesa come permeabilità alla vista, non gravano pesantemente sul paesaggio.
Leggerezza e trasparenza sono diventate i princìpi cardine di questo progetto. Attraverso un muro di contenimento in cemento armato si accentua la cuspide formata dal leggero declivio e dalla scarpata, punto in cui la casa risulta galleggiare nel vuoto.
Il fabbricato è realizzato con una struttura in acciaio sorretta da dodici piloni che lo innalzano portandolo alla quota della cuspide, dove l’ingresso principale avviene attraverso una passerella in orsogrill.
La stessa passerella si estende anche sul lato opposto, facendo di casa VCS una vera casa sospesa il cui affaccio sulla valle dà la sensazione di fluttuare nel vuoto.
L’edificio è concettualmente formato da due piastre orizzontali e parallele che contengono dei volumi diversi per dimensioni e funzioni, mentre il vuoto fra i volumi, ricucito dagli infissi, accoglie l’ambiente living.
La realizzazione delle capriate in ferro che sorreggono la copertura in lamiera grecata è stata pensata coerentemente alle architetture rurali della tradizione locale ma rivisitate in chiave contemporanea.
La casa quasi non si percepisce dall’esterno e le grandi vetrate consentono alla valle di attraversare l’edificio e giungere alla vista di chi percorre il viale d’ingresso. La permeabilità fra i volumi, insieme agli allineamenti delle aperture non penalizzano comunque la matericità architettonica.
L’attenzione e il rispetto del luogo non si limitano solo alla forma dell’edificio, ma a tutti gli accorgimenti progettuali necessari a rendere questa architettura sostenibile.
Il parallelepipedo espone i lati lunghi a nord e sud, consentendo un apporto solare estivo e invernale ottimale. Lo studio delle aperture, delle zone ombreggiate, del pacchetto murario e degli infissi ad alta prestazione termica permettono un controllo della radiazione solare in entrata e in uscita. Grazie anche all’apporto di energia elettrica mediante pannelli fotovoltaici posti in copertura la casa è stata classificata NZEB.
Il risultato è un’architettura che rispetta il paesaggio a tutto tondo e, in punta di piedi, si fonde ad esso.
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Scheda progetto: |
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Giuseppe Gurrieri
casa VCS
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