© Francesco Squeglia
31/12/2021 - La Fondazione Made in Cloister in sinergia con House of Today ed EDIT Napoli, ha partecipato alla terza edizione della fiera all’interno del programma di collaborazioni, mostre e installazioni EDIT CULT, con il progetto Shades of Napoli della designer libanese Stéphanie Moussallem.
A pochi passi da Porta Capuana, nel centro storico di Napoli, la suggestiva cornice del chiostro cinquecentesco, ospiterà fino al 30 gennaio 2022 la collezione inedita nata dalla collaborazione tra la Fondazione Made in Cloister — hub culturale radicato nel territorio con una visione internazionale dedicato all’arte contemporanea, al design, alla musica, alle tradizioni artigianali — e House of Today, un'organizzazione non profit che promuove i designer libanesi e fa rete con esperti del design a livello globale.
Protagonista è Stéphanie Moussallem, designer di interni e d’arredamento di base a Beirut, che nell’estate 2021 ha svolto un programma di residenza artistica a Napoli, lavorando fianco a fianco con diversi artigiani e realtà tradizionali locali per realizzare una linea di lampade ispirata alla città partenopea e ai suoi mille culure.
In Shades of Napoli, Stéphanie Moussallem sperimenta con la lavorazione del corallo, del vetro cattedrale, dell’intaglio del legno, dei tessuti e della seta. La residenza e il progetto sono stati seguiti da Eleonora De Blasio, consigliere della Fondazione Made in Cloister, in un viaggio attraverso gli antichi saperi del fare, con maestri artigiani del calibro di Paolo Gambardella, coordinatore della realizzazione del progetto ed esperto nella lavorazione del vetro e di altri materiali; Gianni Mocerini, artigiano di seconda generazione che si è formato nella bottega del padre affinando la tradizione della tornitura del legno; e realtà di eccellenza come Ascione, azienda a conduzione familiare nota per la produzione in corallo.
Una attenta ricerca espressiva unita a processi di produzione di alta qualità, dà vita a una collezione di quattro lampade ispirate alle infinite suggestioni che la città mediterranea e i suoi dintorni hanno regalato alla designer libanese: Sottomarino, Granita Di Limone, Campania e Posillipo.
Un contesto non del tutto estraneo a Stéphanie Moussallem, nel quale ritrova tutto il fascino della sua città natale: “Napoli e Beirut sono sorprendentemente simili: la gente appassionata, l'amore per la famiglia, la forte presenza della fede nella vita quotidiana... Al di là del Mediterraneo, il disordine urbano giustapposto a una naturale serenità, il fascino e la grinta, generano un'energia prorompente che può sussistere solo in un simile caos carico di stimoli e di contraddizioni.” - racconta la designer.
Un variegato melange di corallo, velluto e simbolismo religioso, si combina con vetri multicolori e intricate lavorazioni in legno realizzate a livello locale dando vita a una collezione di lampade — la prima di Stéphanie Moussallem — energica e fortemente materica, dove elementi della tradizione artigianale napoletana dialogano con materiali nobili e preziosi.
|