Organica ed essenziale: Thonet riedita la seduta S 661
La seduta di Günter Eberle realizzata nei primi anni ‘50 è tra i primi esperimenti sul legno multistrato curvato. La nuova versione combina una scocca accogliente in e un sottile telaio in acciaio
26/01/2022 - Thonet riedita la seduta S 661 progettata da Günter Eberle nei primi anni ‘50. La nuova versione combina una scocca in faggio, rovere o noce con un sottile telaio in tubolare d’acciaio.
Tra i primi esperimenti sul legno multistrato curvato, la S 661 è una seduta contemporanea, poliedrica e versatile. “Günter Eberle, all’epoca responsabile del reparto architettura a Frankenberg, riuscì con questo progetto a combinare precisione tecnica e design organico”, spiega Norbert Ruf, Creative Director. “La S 661 unisce in sé linee essenziali e contorni precisi. La sua plasticità, abbinata alla leggerezza e alla sobrietà delle forme, la collocano subito fuori dall’ordinario”. I materiali bidimensionali vengono sagomati per diventare oggetti tridimensionali, lo spazio prende vita a partire dalle linee e dalla superficie.
La seduta può essere inserita nella zona pranzo e nella cucina, nel soggiorno o nell’home office così come negli spazi pubblici e nei ristoranti, ed è ora disponibile in diverse tipologie di legno e varianti cromatiche. La scocca in multistrato valorizza le venature del legno di noce o rovere, disponibile anche in faggio naturale, rosso ruggine, verde oliva o mordenzato nero, mentre per il telaio in tubolare d’acciaio è possibile scegliere fra la versione cromata o verniciata a polveri bianca o nera. Grazie alla superficie in legno marezzato e alle sue rotondità generose, la S 661 è accogliente e confortevole, nonostante la riduzione formale e un uso minimo dei materiali.
La combinazione di materiali quali il multistrato curvato e il tubolare d’acciaio rappresenta la cifra stilistica distintiva di Thonet. Per questa ragione la sedia è stata esposta nella sala “Thonet & Design” all’interno della Neue Sammlung – The Design Museum (Pinacoteca d’Arte Moderna di Monaco). Il curatore Josef Straßer motiva così la decisione: “Abbiamo scelto di esporre la sedia S 661 all’interno della nostra mostra perché presenta un design interessante, perfettamente compiuto. La scocca è assolutamente organica. I primi esperimenti con il multistrato curvato risalgono agli anni ‘40 in America, ma la forma della scocca sembra anticipare i tempi, il suo fascino all’avanguardia si proietta già agli anni ‘60”.
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