08/02/2022 - Il progetto di Park Associati per Torre Parko, la nuova torre residenziale di Saronno, pone attenzione al luogo dell’abitare nel suo insieme profondo distinguendo limiti spaziali ben precisi e al tempo stesso cercando di infrangerli a livello percettivo per favorire legami dialettici con gli elementi naturali preesistenti o connessi all’intervento.
Le nuove tecnologie, oltre alle nuove tipologie abitative, hanno mutato la concezione degli spazi interni ed il loro confine con lo spazio esterno, sempre più importante sia come parte attiva del comfort antropico sia nei sui benefici ambientali.
Il concetto dell’abitare sta subendo notevoli mutamenti nella società contemporanea. L’interpretazione di questo tema ha profonde correlazioni con le nostre abitudini ma ancor di più con il nostro mondo interiore. Abitare non significa ormai solo occupare uno spazio, invaderlo con il proprio corpo, ma coinvolge la nostra attitudine a identificarci con qualcosa che ci rappresenta, che è per noi un approdo.
Il grande polmone verde tra le nuove costruzioni e l’asse ferroviario, elemento originale del masterplan, è uno dei principali generatori del progetto. A livello urbano, un percorso verde connette il centro storico, attraverso la stazione ferroviaria, con un susseguirsi di ambiti esterni fino a giungere agli edifici del complesso. Il tracciato confluisce alla torre, in una piazza raccolta su cui si affacciano gli accessi principali e da cui si accede alla zona commerciale. Questa connessione erode dall’interno i piedi della torre nei piani più bassi andando a generare spazi fortemente connessi con l’ambiente naturale.
I volumi del nuovo edificio si muovono e si scompongono per bilanciarsi sul percorso che li connette al parco mantenendo per ognuno un rapporto privato e privilegiato con il verde.
Nei piani alti il verde si sposta all’esterno della torre diventando un filtro tra interno ed esterno per mantenere inalterata la connessione con il parco. Verso Via Varese all’attacco a terra, la torre si scompone andando a identificare lo spazio commerciale, separandolo idealmente dalla residenza e generando un movimento di volumi che figurativamente crea lo spazio in cui la natura pervade il cuore dell’edificio.
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