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22/02/2022 - A Bibbiano, lo Studio Bocchi progetta il nuovo di magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano, prodotto che grazie alla sua tradizione millenaria, è parte integrante non solo economica ma anche sociale del territorio rurale emiliano.
I caseifici sono punti fissi del paesaggio delle province reggiana e parmigiana e per le loro comunità, rappresentando ben più di un semplice luogo di lavorazione.
Lo scopo del progetto dello Studio Bocchi e dal suo fondatore, l’ingegnere Carlo Bocchi non era quello di realizzare una struttura dal sapore meramente industriale e poco in sintonia con l'ambiente rurale circostante, bensì di progettare un edificio che si mimetizzasse con il paesaggio.
Partendo da questa considerazione, il progetto si è focalizzato sulla sintesi dei due aspetti, per unire la necessaria funzionalità ad un'estetica che rendesse giustizia alla nobiltà del prodotto e al territorio e la comunità che lo produce.
"Il progetto prevedeva la realizzazione di un magazzino automatizzato per la stagionatura delle forme, e pertanto le priorità erano date dall'impiantistica stessa, dovendo rispettare precisi limiti in materia di logistica e metodi di conservazione dei prodotti stoccati. Da ciò è derivata una forma elementare, poi affinata per ridurre i volumi e la loro monoliticità iniziale. La parte di edificio visibile dalla strada è stata interrata per un terzo dell'altezza, creando un declivio che si raccorda coi campi attigui per ridurre l'impatto visivo dalla campagna circostante. L'involucro è stato poi trattato con il materiale più rappresentativo ed evocativo dell'edilizia rurale del territorio, rivestendolo in laterizio dall'impasto tipico della zona e con stuccatura tradizionale", spiega il progettettista, l'ingegner Carlo Bocchi.
La parte sommitale dell'edificio, più stretta rispetto al “basamento” in laterizio, è stata invece rivestita con profonde lamelle metalliche, verniciate con un trattamento che riprende la tipica patina uniforme di ruggine che caratterizza gli attrezzi agricoli. La loro disposizione distanziata e sfalsata contribuisce a percepire il volume come un corpo leggero adagiato sul basamento in mattoni, contribuendo anche a “mimetizzarsi” nella percezione visiva dalla strada con la boscaglia retrostante.
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