16/02/2022 - Fondazione Cariplo affronta un nuovo tema con la prima edizione del bando “La bellezza ritrovata”, dedicato alla tutela e valorizzazione del paesaggio. Oltre un milione di euro a di budget destinato a promuovere iniziative volte a ristabilire l’integrità di contesti paesaggistici deturpati o in stato di degrado attraverso interventi di mitigazione e, laddove necessario, di eliminazione di porzioni di immobili. Un approccio necessario che, anche attraverso il fondamentale processo di coinvolgimento delle comunità di riferimento, può rivelarsi decisivo per la valorizzazione del paesaggio e del portato storico e valoriale ad esso connesso.
L’Italia è il Paese della «grande bellezza» conosciuto in tutto il mondo per l’importante patrimonio culturale, storico e paesaggistico, caratterizzato, tuttavia, anche dalla presenza di interventi spesso irrispettosi del paesaggio, collocati sia nelle aree urbane - centrali e periferiche - sia in contesti extraurbani.
Ripristinare la bellezza attraverso l’individuazione di soluzioni che possano contribuire a ristabilire l’integrità di un contesto originario è una delle azioni possibili per la valorizzazione del paesaggio nelle sue componenti naturali e culturali, nella consapevolezza dell’importante componente di soggettività, emotività e memoria che i luoghi che ci circondano, nei quali viviamo e da cui proveniamo, portano con sé.
Le candidature dovranno pervenire entro il 28 aprile e dovranno prevedere azioni di mitigazione ed eliminazione delle incoerenze su aree, manufatti ed edifici, o porzioni di essi, volti a ristabilire l’integrità o a ritrovare la bellezza in contesti paesaggistici deturpati, determinando quindi un positivo impatto sul paesaggio circostante e nuove prospettive di valorizzazione, fruizione e rinaturalizzazione del luogo.
Per Giovanni Fosti, Presidente della Fondazione Cariplo, “attraverso questo nuovo bando vogliamo sostenere le comunità nel riappropriarsi di luoghi significativi per le persone che li abitano. Ripristinare bellezza non è solamente un’operazione di restauro, ma è un’azione ricca di senso che apre nuove possibilità di guardare e vivere il proprio territorio”.
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