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08/03/2022 - A seguito dell'adozione, da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, della Risoluzione sull'aggressione contro l'Ucraina (Resolution on Aggression against Ukraine) e alla luce della devastante escalation della violenza, l'UNESCO sta lavorando per valutare i danni nell’ambito della cultura e del patrimonio e per attuare azioni di sostegno all'emergenza.
Il 24 febbraio l’UNESCO ha chiesto il rispetto del Diritto Internazionale Umanitario e, in particolare, il rispetto della Convenzione dell’Aja per la Protezione dei Beni Culturali in caso di Conflitto Armato.
Il Direttore Generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, ha immediatamente chiesto la "protezione del patrimonio culturale ucraino, che testimonia la ricca storia del paese e comprende i suoi sette siti del patrimonio mondiale, in particolare a Leopoli e Kiev; le città di Odessa e Kharkiv, membri dell'UNESCO Creative Cities Network; i suoi archivi nazionali, alcuni dei quali figurano nel Registro della Memoria del Mondo dell'UNESCO; e i suoi siti che commemorano la tragedia dell'Olocausto.
Dobbiamo salvaguardare questo patrimonio culturale, come testimonianza del passato ma anche come vettore di pace per il futuro, un patrimonio che la comunità internazionale ha il dovere di proteggere e preservare per le generazioni future”.
In Ucraina vi sono, attualmente, 7 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, alcuni dei quali sarebbero fra i possibili obiettivi dei raid russi dei prossimi giorni.
Kiev: Cattedrale di Santa Sofia e relativi edifici monastici, Kyiv-Pechersk Lavra
Veduta del Monastero di San Michele dalle cupole dorate dal campanile della Cattedrale di Santa Sofia. Kiev. Ucraina - ©vikvad @123rf.com
Progettata per rivaleggiare con Hagia Sophia a Costantinopoli, la Cattedrale di Santa Sofia di Kiev simboleggia la "nuova Costantinopoli", capitale del principato cristiano di Kiev, creata nell'XI secolo in una regione evangelizzata dopo il battesimo di San Vladimir nel 988. La spiritualità e l'influenza intellettuale di Kyiv-Pechersk Lavra hanno contribuito alla diffusione del pensiero ortodosso e della fede ortodossa nel mondo russo dal XVII al XIX secolo.
https://whc.unesco.org/en/list/527/
Leopoli – il complesso del centro storico
Lviv, Ukraine. Rynok square - ©Petar Milošević
La città di Leopoli, fondata nel tardo medioevo, fu per diversi secoli un fiorente centro amministrativo, religioso e commerciale. La topografia urbana medievale si è conservata pressoché intatta (in particolare si hanno testimonianze delle diverse comunità etniche che vi abitarono), insieme a numerosi pregevoli edifici di epoche barocca e successive.
https://whc.unesco.org/en/list/865
Antica Città del Chersoneso Taurico e della sua Chora
Destra: autore C. Williams, ©The Institute of Classical Archaeology — The University of Texas at Austin. Sinistra: ©Tauric Chersonese National Preserve
Il sito presenta i resti di una città fondata dai greci dorici nel V secolo a.C. sulle sponde settentrionali del Mar Nero.
https://whc.unesco.org/en/list/1411/
Residenza dei Metropoliti Bukoviniani e Dalmati
©Oleksandr Malyon
La Residenza dei Metropoliti Bukoviniani e Dalmati rappresenta una magistrale sinergia di stili architettonici costruita dall'architetto ceco Josef Hlavka dal 1864 al 1882. La proprietà, eccezionale esempio di architettura storicista del XIX secolo, comprende anche un seminario, un monastero e la chiesa del seminario, a pianta cruciforme sormontata da una cupola, con giardino e parco. Il complesso esprime influenze architettoniche e culturali dal periodo bizantino in poi e incarna la potente presenza della Chiesa ortodossa durante il dominio asburgico, riflettendo la politica di tolleranza religiosa dell'Impero austro-ungarico.
https://whc.unesco.org/en/list/1330
Arco geodetico di Struve
Struve Geodetic Arc (Belarus, Estonia, Finland, Latvia, Lithuania, Norway, Republic of Moldova, Russian Federation, Sweden, Ukraine). Autore: Francesco Bandarin, ©UNESCO
È una catena di triangolazioni geodetiche che vanno da Hammerfest in Norvegia al Mar Nero, attraversando 10 nazioni e per una lunghezza complessiva di circa 2.820 chilometri.
Questi sono i punti di un rilievo, effettuato tra il 1816 e il 1855 dall'astronomo Friedrich Georg Wilhelm Struve, che rappresentò la prima misurazione accurata di un lungo segmento di un meridiano. Ciò ha contribuito a stabilire la dimensione e la forma esatte del pianeta e ha segnato un passo importante nello sviluppo delle scienze della terra e della mappatura topografica. È uno straordinario esempio di collaborazione scientifica tra scienziati di diversi paesi e di collaborazione tra monarchi per una causa scientifica. L'arco originale consisteva di 258 triangoli principali con 265 punti di stazione principali.
https://whc.unesco.org/en/list/1187/
Tserkvas (chiese) in legno della regione dei Carpazi in Polonia e Ucraina
© National Heritage Board of Poland
Un gruppo di 16 chiese ortodosse in legno (e alcune cattoliche orientali) situate in Ucraina e Polonia iscritte nel 2013 nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Queste chiese furono costruite con tronchi di legno orizzontali da comunità di fede ortodossa e greco-cattolica tra il XVI e il XIX secolo. I tserkva testimoniano una distinta tradizione edilizia radicata nel design ecclesiastico ortodosso intrecciato con elementi della tradizione locale e riferimenti simbolici alla cosmogonia delle loro comunità.
https://whc.unesco.org/en/list/1424/
Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d'Europa
Autore: Patricia Alberth, ©UNESCO
Questa proprietà transnazionale comprende 94 parti componenti in 18 paesi.
La prima foresta inserita nell'elenco dell'UNESCO si estende per 185 chilometri, dalle montagne di Rachiv e dal massiccio della Čornohora (in Ucraina) fino al Bukovské Vrchy ed al Vihorlat (in Slovacchia). Questa zona vanta una biodiversità animale e vegetale tra le più ricche d'Europa, soprattutto per i faggi da cui prende il nome.
Questo parco è necessario per lo studio dell'evoluzione dei faggi che, data la loro ampia distribuzione nell'emisfero boreale, riveste una grande importanza.
L'UNESCO ha espresso la propria seria preoccupazione per i danni subiti dalla città di Kharkiv, Città creativa della musica dell'UNESCO, e dal centro storico di Chernihiv, nella Lista provvisoria del patrimonio mondiale dell'Ucraina, per le segnalazioni di danni alle opere della celebre artista ucraina, Maria Primachenko, per l'attacco che ha colpito il memoriale dell'Olocausto di Babyn Yar, luogo di una delle più grandi esecuzioni di massa di ebrei durante la seconda guerra mondiale, e chiede il rispetto dei siti storici, il cui valore educativo e commemorativo è insostituibile.
Al fine di prevenire attacchi, l'UNESCO, in stretto coordinamento con le autorità ucraine, sta lavorando per contrassegnare, il più rapidamente possibile, monumenti e siti storici chiave in tutta l'Ucraina con l'emblema distintivo della Convenzione dell'Aia del 1954, un segnale, riconosciuto a livello internazionale, per la protezione del patrimonio culturale in caso di conflitto armato.
Le autorità ucraine sono state anche contattate per organizzare un incontro con i direttori dei musei di tutto il paese per aiutarli a rispondere alle necessità urgenti di salvaguardia delle collezioni museali e dei beni culturali. In collaborazione con UNITAR/UNOSAT, l'UNESCO monitorerà i danni subiti dai siti culturali anche attraverso l'analisi delle immagini satellitari.
Su richiesta di un gruppo di Stati membri, il 15 marzo p.v. il Comitato esecutivo dell'UNESCO terrà una sessione speciale "per esaminare l'impatto e le conseguenze dell'attuale situazione in Ucraina su tutti gli aspetti del mandato dell'UNESCO".
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