09/03/2022 - Il Sogno delle Benedettine è un nuovo B&B situato nel centro storico di Ostuni.
Il progetto, curato dall’Interior designer Annabella Zavoianni, è consistito in un recupero architettonico e funzionale di un edificio del XVII secolo per imprimervi la destinazione di accoglienza turistica.
"Il filo conduttore che ha guidato tutte le scelte" si legge nella descrizione dell'intervento "è stato quello di creare un numero di stanze limitato senza pensare, come spesso si fa nelle strutture ricettive, ad un numero cospicuo di posti letto. Anzi, al contrario, si è cercato di offrire quanto più spazio possibile a disposizione di chi soggiorna. Con questo proposito si sono creati solo quattro alloggi (tra stanze e suite) tutti molto ampi per ospitare al massimo otto persone in tutta la struttura. Una suite misura addirittura centodieci metri quadrati ed è dotata di una piscina privata ad uso esclusivo degli occupanti, riscaldata e provvista di impianto di idromassaggio, camera da letto, bagno, soggiorno e cucina, concepita solo per due persone".
Il nome del Bed and Breakfast trae ispirazione dall’attiguo monastero delle Benedettine di San Pietro, la cui costruzione iniziò nel 1519 su un’area donata dalla feudataria di Ostuni Isabella d’Aragona, figlia di Ferdinando d’Aragona re di Napoli, in memoria del passaggio da Ostuni di San Pietro che, sbarcato da Brindisi e diretto a Roma, percorse la Via Appia.
Il restauro è durato oltre quattro anni ed è consistito in un recupero architettonico e funzionale rispettoso dell’epoca di costruzione dell’immobile e delle sue caratteristiche intrinseche. La pavimentazione è in gran parte in pietra, in parte divelta senza danneggiarla e nuovamente posata per realizzare l’impianti idrico, fognario, di riscaldamento, raffreddamento ed elettrico. Dove la pavimentazione era inesistente perché andata perduta negli anni passati, è stata realizzata una pavimentazione in resina cementizia.
Quando possibile è stato conservato l’intonaco originale e anche le mani di scialbatura a calce originali, opportunamente rinfrescate da ulteriori mani di calce. Anche molti infissi e porte sono quelli originali, riparati grazie all’intervento di un anziano falegname, e dipinti con le tecniche antiche.
Ogni stanza è diversa dall’altra sia per dimensione, per suddivisione degli spazi, per l’arredamento, ma anche per le caratteristiche proprie di ciascuno spazio. La stanza Cecilia, ad esempio, è caratterizzata da un bagno sospeso su quattro lastre di cristallo che lasciano intravedere l’antico pavimento in pietra sottostante.
Un luogo sospeso nel tempo, connotato dalla serenità del vicino ex convento che garantisce agli ospiti l’opportuno relax, lontani dallo stress ordinario.
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