Foto Pietro Savorelli
12/05/2022 - Sono state completate le due Torri residenziali R11 progettate da C+S Architects a Milano.
Il lotto R11 si trova all'estremità settentrionale del Villaggio Highrise di Cascina Merlata, confinante con l’omonimo parco in uno degli sviluppi residenziali di maggiori dimensioni in Europa. Il progetto ha proposto al cliente di spezzare in due parti il volume unitario, inizialmente previsto, per restituire alla comunità uno spazio pubblico e creare una porta urbana tra Villaggio e il Parco che si insinua e si estende all’interno del lotto.
L’idea di un “campo veneziano”, luogo per eccellenza della condivisione di esperienze, si trasferisce a Milano per disegnare una Piazza, uno spazio pubblico che connette le due torri residenziali, ne rafforza l’identità, relaziona le differenti quote dello spazio pedonale e del parco e crea una transizione morbida tra l’edificato e la natura.
Regalando spazio pubblico alla comunità circostante, lo studio C+S disegna fisicamente una piazza in continuità materica e cromatica con le torri, il che sottolinea l'importanza della condivisione dello spazio collettivo come punto chiave per rafforzare l'identità della comunità.
La piazza è uno spazio pubblico libero, durevole, aperto, accessibile a tutti (compresi i non vedenti) che collega la differenza di quota di circa due metri tra il parco e la strada, attraverso una serie di rampe. Ma è uno spazio pubblico divertente e capace di trasformarsi in spazio gioco per i bambini o per gli skaters, nonché di riposo grazie a una serie di sedute circolari che la punteggiano.
Realizzata in pietra bianca di Prun, la piazza è costellata da una serie di panchine circolari. Lo spazio mono-materico e monocromatico sottolinea il ruolo urbano del complesso come spazio soglia tra il parco e la città. Il terreno della piazza è un paesaggio artificiale in pietra bianca, modellato e distorto per rendere continuo lo spazio pedonale lastricato della piazza e la superficie del parco.
Ai lati della piazza vi sono le due torri, di quattordici e dodici piani, che sembrano sorgere dallo stesso volume, spaccato in due dallo spazio pubblico.
Le torri, piegate, modellate e orientate per fare in modo che tutti gli appartamenti possano godere dell’affaccio sul verde, presentano un trattamento materico differente sui fronti: i prospetti, fortemente ritmati dalla scansione delle finestre a tutta altezza, verso la piazza sono rivestiti della medesima pietra bianca fino al primo livello creando una continuità tra il piano orizzontale e quello verticale, mentre all’esterno, verso il village, sono rifinite con un rivestimento scuro, accordandosi cromaticamente alle torri adiacenti. Il colore più scuro dei fronti laterali concorre a sottolineare la forza dell’incisione dello spazio collettivo della piazza, che si trasforma nella ‘porta del parco’.
Dal secondo piano il rivestimento delle torri diventa mosaico di vetro, richiamando gli interni preziosi di Gio Ponti o le tessiture di luce di Moretti, e a significare che anche la città ha nello spazio pubblico il suo interno da abitare.
La finitura delle facciate (oltre il piano terra) è costituita da una parete esterna a cappotto su cui è incollato il mosaico vetroso tipo Sicis, con tessere di 1,5x1,5 cm.
Il mosaico di vetro tipo Sicis non è un rivestimento piatto. Ogni tessera è variabile in sezione. Questa scelta permette alla facciata di trasformarsi riflettendo la luce in modo diverso in ogni minuto della giornata. La facciata sembra illuminarsi e cambiare: è attivata dalla variazione della luce diurna e dalle trasformazioni climatiche.
La composizione della facciata è semplice e presenta una maglia regolare su cui si disegnano in profondità una serie di stratificazioni differenziate. Lo schema principale è determinato dal disegno regolare di una griglia di grandi aperture quadrate che definisce la dimensione delle logge. La texture si caratterizza così per l'alternanza irregolare di logge, finestre e parti cieche rivestite con colorazioni in accordo con il mosaico.
Ogni materiale è stato scelto anche per la sua durabilità e riciclabilità nel tempo.
Con il completamento delle due torri R11 e la piazza lo studio C+S entra ufficialmente in quel laboratorio del contemporaneo che è diventata Milano nell’ultimi decennio, rimanendo tuttavia sempre coerenti con la propria ricerca e con la propria costante traduzione.
“C+S crede fermamente nelle potenzialità di uno spazio pubblico libero, ben progettato e capace di essere attivato dalle persone, dai loro ricordi, dai loro sogni e dalle loro esperienze che contribuiranno a creare memorie e identità future” - scrivono Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini - “Per questo, attraverso i progetti di sviluppo in cui siamo coinvolti, lavoriamo per restituire a tutti i cittadini i semi di uno spazio pubblico condiviso che possono coltivare con le loro azioni”.
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