Dopo la collezione di contenitori Boxinbox disegnata nel 2015, il designer francese propone una nuova interpretazione del cristallo colorato, questa volta indagando il rapporto tra colore e trasparenza: nasce la collezione Donald.

 

In una video intervista con Archiproducts durante il Salone del Mobile 2022, Philippe Starck parla della collezione Donald e del rapporto con Glas Italia, "una dinastia di persone che fa testamenti in vetro".

 

 

I nuovi tavoli in cristallo Glas Italia evocano le opere Boxes di Donald Judd, artista statunitense pioniere della Minimal Art. Realizzate a partire dagli anni '60, le opere di Judd esplorano la relazione tra forma e spazio attraverso volumi semplici e ripetuti, parallelepipedi realizzati in metallo, compensato e plexiglas colorato. 

 

Riprendendo la ricerca sul colore, lo spazio e le geometrie di Donald Judd, Stark crea una serie di tavoli e tavolini dalle forme pure, realizzati in cristallo extralight stratificato 5+5 mm. "Grazie alla magia della trasparenza, della riflessione e della diffrazione, un Donald può nascondere un altro Donald", spiega Philippe Starck. 

Osservando i tavoli Donald da diversi punti di vista, si otterranno infatti composizioni e sovrapposizioni cromatiche sempre diverse, "in un gioco mentale in cui gli occhi ingannano il cervello. È interessante avere sempre intorno a sè qualcosa con cui giocare per stimolare il cervello".

La base del tavolo Donald è composta da una piastra in acciaio inox lucidato a specchio, sormontata da un volume in cristallo trasparente colorato, incollato a 45°, in cui il colore sfuma e digrada fino a dissolversi e svanire. 

È inoltre disponibile con colore digradante grigio o arancione, oppure in una versione multicromatica, in cui i lati del parallelepipedo presentano differenti colori (giallo, arancio, rosa rosso, verde), che si miscelano quando si sovrappongono nella trasparenza del vetro.
 

Il top, in appoggio sulla base, è vincolato ad essa grazie da un ingegnoso sintema d’incastro tra elementi di acciaio inox lucidato a specchio, incollati al cristallo.

 

Nella versione coffee table, i parallelepipedi possono essere accostati per dar forma ad articolate composizioni volumetriche o vivere separatamente come singoli elementi.