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Lou Estela, Dario Castellino e Valeria Cottino, Mojola, Cuneo. Foto di Fabio Oggero
30/06/2022 - La Fondazione Architetti Bergamo, in accordo con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bergamo e in collaborazione con il CAI Bergamo e con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Bergamo, ha inaugurato il 24 giugno la mostra “Architetture contemporanee sulle Alpi occidentali italiane”, ospitata fino al 9 luglio negli spazi del Palamonti, sede del Club Alpino Italiano Sezione di Bergamo.
Curata da Antonio De Rossi e Roberto Dini, docenti presso il Politecnico di Torino, è realizzata dall’Istituto di Architettura montana (IAM) del Politecnico di Torino. Espone gli esempi di oltre 50 edifici realizzati negli anni più recenti sui territori montati di Valle d’Aosta e Piemonte, selezionati per la loro qualità, architettonica e nell’organizzazione dello spazio, ma anche per la loro capacità di diffondere pratiche abitative innovative e di innescare processi virtuosi di sviluppo locale. Molti sono i temi sottesi dai progetti scelti, dalla rigenerazione dei luoghi a base culturale alla nuova agricoltura, dalla green economy alla valorizzazione e riuso del patrimonio fino al turismo sostenibile. Parte di un lavoro di ricerca di più ampia dimensione, approfondito sulla rivista ArchAlp (numero 6, 2021), ha evidenziato un importante cambio di rotta in cui la produzione architettonica si fa mezzo di espressione di realtà socio-economiche e percorsi di innovazione tecnici e metodologici.
Per Alessandra Boccalari, presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bergamo “anche il territorio e le architetture montane entrano a far parte di quel processo di “cura” che è alla base della nostra attività di architetti; gli edifici in mostra sono l’esempio delle buone pratiche di trasformazione che sono in atto sui territori alpini, azioni capaci di coinvolgere, tutelare e valorizzare molti aspetti: dalla cultura dell’abitare, al turismo sostenibile, dai servizi all’ambiente al paesaggio”.
Secondo Paolo Valoti, presidente del CAI sezione Bergamo: “siamo lieti di collaborare con un’iniziativa nata dal mondo professionale ospitando una mostra che attraverso una selezione di architetture alpine contemporanee afferma un principio e un interesse condiviso: le nuove forme di abitare la montagna, sostenibili nelle modalità e nelle tecnologie, devono essere una prospettiva che diventa opportunità”.
La mostra sarà aperta fino al 9 luglio in via Pizzo della Presolana 15, con ingresso libero da lunedì a mercoledì dalle 14 alle 18:30, il giovedì dalle 14 alle 20:30 e il sabato dalle 14 alle 18.
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Scheda evento: |
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Lou Estela, Dario Castellino e Valeria Cottino, Mojola, Cuneo. Foto di Fabio Oggero Rascard K, Carlo Navillod, Antey Saint-André (AO). Foto di Carlo Navillod Restauro dell’acquedotto romano di Pont d’Aël, Aymavilles, Valle d’Aosta © Sara Pia Pinacoli Alpeggio Petosan, Brambilla Orsoni Architetti Associati, La Thuile (AO). Foto Eugenio Castiglioni
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