Pezzi unici realizzati con avanzi di tessuto. Un cortometraggio racconta l’idea da cui nascono cinque sedute e un arazzo disegnati dai fratelli Campana per Paola Lenti
Paola Lenti e Humberto Campana - photo by Stefano Pavesi
19/07/2022 - Dalla collaborazione fra Paola Lenti e i designer brasiliani Fernando e Humberto Campana nasce la nuova collezione di seduteMetamorfosi, un’edizione speciale di pezzi unici realizzati con avanzi di tessuto. Cinque sedute e un arazzo – ispirati al multiforme mondo naturale e alle sue innumerevoli mutazioni – sono il risultato di un intelligente e creativo recupero degli avanzi dei tessuti e materiali che l’azienda Paola Lenti da sempre studia e produce.
“Che spreco rinunciare!” è il cortometraggio girato per raccontare l’idea da cui nasce la collezione Metamorfosi di Paola Lenti e i designer brasiliani Campana. Scritta e diretta da Maurizio Natta, la storia si svolge in tre momenti e in tre luoghi di fantasia: Sbrendola, la fabbrica dove si generano scarti di produzione; Aguglia, la sartoria che recupera e ricuce gli avanzi; Ludica, il mondo dei bambini in cui, con lo stupore dell’infanzia, si va alla scoperta di nuove possibilità di riutilizzo, per realizzare qualcosa di creativo a partire da materiali già esistenti, così da ridurre gli sprechi.
Voci fuori campo incoraggiano gli interpreti a far volare l’immaginazione. Sono quelle della Signora dei Colori e del Genio Mutaforme, alias Paola Lenti e Humberto Campana, che al termine del cortometraggio compaiono su una inaspettata e spettacolare seduta, realizzata con avanzi di tessuto, per dimostrare che da ora in poi “nulla andrà sprecato”.
Quello che è sempre stato considerato un problema – e cioè l’inevitabile produzione di scarti – si trasforma in un patrimonio con un potenziale straordinario. La collezione Metamorfosi di Paola Lenti e i designer Campana è un progetto che mette in atto un uso più consapevole delle materie prime e un rinnovato dialogo tra artigianalità e responsabilità sociale.
“Girando per i nostri capannoni non riesco a trattenermi dal recuperare qualche avanzo di tessuto gettato nel cesto degli scarti – racconta Paola Lenti – non solo perché reputo che il riuso sia un valore, ma anche perché penso che la combinazione di colori e forme diverse abbia in sé una bellezza imprevedibile. E se gli scarti stimolano la fantasia, come è possibile considerarli materiali da gettare?”.
Per realizzare i rivestimenti delle sedute Metamorfosi, gli avanzi rimasti dopo la lavorazione di tessuti e corde vengono recuperati e cuciti su un feltro sintetico, derivato dal riciclo di bottiglie in polietilene, per formare disegni e texture ogni volta diverse.
Le imbottiture sono composte da polietilene espanso riciclabile miscelato con Aerelle® blue, la fibra di poliestere ricavata dal recupero delle plastiche monouso abbandonate. Queste vengono raccolte prima che raggiungano fiumi e oceani e lavorate attraverso un moderno processo industriale, certificato con etichetta Ecolabel EU e verificato nella tracciabilità secondo il GRS, Global Recycled Standard.
“Metamorfosi – prosegue Paola Lenti – è una presa di coscienza. In un periodo storico caratterizzato da un accesso limitato alle materie prime, il progetto di questa nuova collezione è una proposta concreta e autentica, che ci riporta a valori culturalmente vicini al nostro passato recente, quando riutilizzare oggetti e materiali era considerato un pregio, nonché un dovere.”
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