08/07/2022 - Strutturato e al tempo stesso morbido come un cesto pieno di cuscini: nasce il divano Shaal di Arper, il nuovo progetto firmato dallo studio inglese Doshi Levien. Per la loro prima collaborazione con l'azienda italiana, i designer Nipa Doshi e Jonathan Levien hanno concepito un guscio avvolgente e sospeso che accoglie cuscini profondi. Un sistema generoso ma leggero, stabile ma adattabile, sostenibile ma prezioso.
Nella video intervista realizzata da Archiproducts in occasione del Salone del Mobile 2022, lo studio Doshi Levien racconta com'è nata la collezione e come ha interpretato la filosofia del brand: "Arper ha un’identità visiva molto riconoscibile, lineare e netta. La sfida era, quindi, quella di coniugare il nostro stile con qualcosa che trovasse spazio all’interno del mondo Arper. I prodotti Arper sono molto leggeri, quindi dovevamo creare un divano che riflettesse quel senso di leggerezza, come se galleggiasse o scivolasse sul pavimento".
Il divano Shaal di Arper unisce al comfort tipico degli arredi domestici la versatilità delle architetture modulari. "La prima cosa che ci siamo chiesti è stata come potevamo creare una nuova tipologia di imbottito, qualcosa che andasse a coprire un gap, una mancanza sul mercato", spiegano Nipa Doshi e Jonathan Levien. Volevamo progettare per Arper qualcosa che stesse bene sia in ambienti residenziali che lavorativi. Ciò che ci è stato immediatamente chiaro all’inizio era che non dovevamo progettare un pezzo unico, ma un sistema".
Il sistema comprende sei moduli base, combinabili tra loro per creare configurazioni standard o personalizzate, capaci di espandersi e adattarsi alle diverse esigenze, che si tratti di spazi casa, ufficio o hospitality.
Un pannello rigido imbottito dà forma a uno schienale alto che accoglie i morbidi cuscini di Shaal. Sia il pannello che i cuscini consentono la massima espressività in infinite combinazioni di materiali che comprendono sia tessuto che pelle.
"Dal punto di vista costruttivo ci siamo chiesti come potevamo creare un sistema i cui componenti potessero essere separati facilmente. Allo stesso tempo, dovevamo pensare all’identità del prodotto, alle qualità che volevamo infondergli come sensualità, tattilità, morbidezza che sono normalmente associate all’ambiente domestico...è molto soggettivo il modo in cui dare identità a un arredo, affinché esprima al meglio i valori Arper e sia adatto a spazi ibridi".
Il divano Shaal di Arper è concepito con attenzione al suo intero ciclo di vita: il rivestimento sfoderabile può essere sostituito per prolungarne la durata, mentre i componenti e i materiali possono essere separati per il riciclo.
"Un altro aspetto importante era la necessità di approcciare il tema della sostenibilità seriamente. Arper è un’azienda molto impegnata a riguardo, vuole creare prodotti che siano davvero pensati in quest’ottica. Dal punto di vista progettuale, quindi, abbiamo provato a pensare a cosa sarebbe successo al divano Arper una volta giunto alla fine del suo ciclo di vita. Come sarebbero stati riciclati i componenti? Come sarebbero stati separati i materiali durante la fase di riciclo? Dovevamo realizzare il prodotto pensando al contrario...progettare in maniera sostenibile è sfidante per l’industria del design nel suo complesso, perché potenzialmente tutto quello che ci circonda va ripensato… e ci sono opportunità incredibili per creare innovazione".
Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici per funzionare correttamente e cookie di Analytics per raccogliere statistiche anonime sulla navigazione. Continuando la navigazione su questo sito si accetta la Cookie PolicyX non mostrare pi�