Foto Gianluca Gasperoni
07/07/2022 - Nella cornice del centro storico di Lugo (Ravenna), a fine giugno ha inaugurato “LuOgo - Costruire lo spazio comune”.
Ideato dall'ezienda Edilpiù in sinergia con il collettivo Orizzontale, che ha fatto dell’architettura come pratica di inclusione il suo tratto distintivo, il progetto, frutto di un workshop di autocostruzione, animerà per tutta la stagione estiva il giardino ai piedi della Rocca Estense, la fortezza bastionata icona della città.
Nelle architetture nomadi il cerchio è la forma più immediata attraverso cui si identifica un luogo, atto fondativo e insieme gesto effimero. Così LuOgo abita temporaneamente, con il suo parterre circolare, il prato di Piazza dei Martiri, costituendo una nuova centralità.
“La piazza principale di Lugo è uno spazio monumentale, in cui la stratificazione della storia ha composto un’immagine solida e durevole. Allo stesso tempo questo spazio ampio, ordinato e misurabile è quotidianamente attraversato da flussi discontinui e imprevedibili. In questa dialettica tra il contesto urbano definito e la trasformazione incessante impressa dal fattore umano, l’architettura effimera, per definizione transitoria, trova una nuova attualità e nuove forme espressive”
—racconta Margherita Manfra, tra i fondatori del collettivo Orizzontale.
LuOgo è uno spazio multiforme, un ambito raccolto e pubblico allo stesso tempo, un recinto permeabile, una stanza a cielo aperto, una membrana sottile che abbraccia una porzione di spazio pubblico restituendogli nuove funzioni.
Il processo di realizzazione, durato meno di una settimana (18—24 giugno), avviene attraverso un laboratorio aperto agli abitanti, agli studenti e ai giovani professionisti, per un totale di 15 partecipanti. Moduli semplici e funzionali, che rendono il cantiere accessibile a tutti, sono accostati per definire un’architettura unitaria ma eterogenea, dove diversi usi troveranno spazio gli uni accanto agli altri. Arricchita di gradonate, altalene, scivoli e sdraio, la struttura perimetrale in legno è opportunamente dotata di illuminazione a LED e schermata da teli ombreggianti e reti metalliche coperte da piante rampicanti, a costituire un ritmo nella partitura visiva e un filtro di protezione impalpabile tra interno ed esterno.
La grande flessibilità del sistema modulare consente infinite configurazioni, lasciando spazio all’inatteso che nasce dall’interazione tra le persone.
Dopo l’esperienza di Lunette, realizzata nel 2021 in occasione dei 40 anni dalla fondazione dell’azienda Edilpiù, la nuova installazione rinnova l’esperienza e consolida una pratica virtuosa:
“Crediamo che LuOgo sia un perfetto esempio di come un’architettura effimera possa diventare elemento di aggregazione, rendendo lo spazio pubblico trasformista e permeabile. LuOgo pone al centro le persone e le relazioni che si generano fra i cittadini e la piazza, così come le sinergie che si sono create fra le aziende che hanno aderito attivamente al progetto sostenendone la realizzazione. Un esempio positivo di come fare rete portando valore aggiunto alla comunità.”
- dichiara Marcello Bacchini, alla guida di Edilpiù al fianco del fondatore Gian Paolo Bacchini e di Antonio Bacchini.
Se il primo intervento aveva dimostrato, attraverso una microarchitettura, il potenziale dello spazio pubblico e la capacità di un’installazione di modificare la percezione dei luoghi, quest’anno il progetto si amplia per divenire un vero e proprio LuOgo a disposizione dei cittadini, dove è possibile incontrarsi, giocare, programmare eventi e attività come concerti, performance, talk, etc.
Il nuovo allestimento, firmato Orizzontale in sinergia con Edilpiù, reinterpreta il concetto di soglia, immaginandola come spazio condiviso e non come confine, con l’obiettivo di riportare la comunità negli spazi collettivi dei piccoli centri urbani.
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