04/07/2022 - È stato presentato il progetto per il masterplan di MIND - Milano Innovation District di MCA - Mario Cucinella Architects (Gruppo di lavoro MCA, Land, Systematica, ARUP).
Il progetto è fondato su quattro cardini principali collegati uno all’altro: lo spazio per lavorare e generare innovazione, lo spazio dell’abitare, lo spazio della cura e lo spazio per muoversi. Tutti sono uniti dal common ground come unico elemento di grande connessione a livello dei pedoni e della mobilità, soprattutto lenta.
Mind sarà una città contemporanea che nasce sullo strato di una città effimera come Expo le cui tracce sono di fatto una parte di questo nuovo ambito urbano. Una città che si posa su di un “pentagramma”, con un nuovo ritmo di linee leggere e linee più spesse che rappresentano gli assi della sua struttura. È la struttura del decumano e dei suoi ritmi perpendicolari che creano la sequenza degli spazi e la posizione degli edifici. Su questa struttura ritmica fatta di linee perpendicolari di diversa intensità si posa il progetto del parco che attraversa il pentagramma in maniera organica; un incidente nella struttura ritmica. Una natura che si insinua tra le linee creando così un contrasto tra artificio e natura. La città assume un ritmo, attraverso una sequenza di spazi che si snodano sul decumano e una natura che, con altro ritmo più organico, unisce le sequenze.
Non solo la città dei 15 minuti ma la città dei primi 10 metri in altezza: la misura della percezione dello spazio, l’altezza di un albero maturo, quello che il nostro corpo percepisce da vicino. Questi primi 10 metri costituiscono anche lo spazio di condivisione pubblica, di intersezione della natura con gli edifici; è lo spazio d’incontro e di scambio in una città nuova che vive. Non solo digitale ma relazione umana. Questo spazio di 10 metri tiene insieme tutti gli edifici, li attraversa e rende omogenea e continua Mind. Su questo spazio poggiano gli edifici, i diversi linguaggi dell’architettura a cui è necessario dare una continuità.
Lo spazio di 10 metri costituisce il vero cuore di Mind. Hall, laboratori, ristoranti, bar, meeting room, piazze, trasparenze, luoghi di incontro informali, alberi, parchi, spazi dello sport, edifici per la ricerca e l’innovazione che trovano qui l’idea della città contemporanea: un ecosistema urbano.
Mind sarà città pedonale, attraversata da parchi e giardini, con una cintura blu di acqua che unisce e non divide la città vicina. Mind non è un’isola nella città ma è l’inizio di una nuova città, una nuova opportunità per la città moderna. Questa l’essenza di Mind
Innovazione e multidisciplinarietà per la città del futuro.
Il masterplan si basa sul principio della resilienza, garantendo flessibilità ad uno sviluppo che dovrà durare nel tempo, nello specifico 99 anni.
A livello di impianto, il masterplan eredita le assialità principali di Expo2015, in particolare il decumano e la propria connessione a ovest con la città di Rho e a est, in corrispondenza dell'incrocio con il Cardo, con Cascina Merlata e con la città di Milano. Attorno al decumano si sviluppa la densità del costruito, la cui rigidità è costantemente interrotta dall'elemento randomico, rappresentato dall'insieme delle infrastrutture verdi e delle infrastrutture blu. In particolare, nel cuore dello sviluppo si trova il Parco del Cibo della Salute, nella sua parte est il Parco dello Sport dell'Intrattenimento, nella sua parte ovest la connessione con la città di Rho e in particolare con il nuovo parco di Rho-Varese e tutto intorno al perimetro la presenza invece dell'infrastruttura verde blu, anch'essa eredità di Expo2015.
A livello programmatico il sistema delle grandi ancore pubbliche, tra le quali ricordiamo l'ospedale Galeazzi, il Tecnopolo, la nuova Università di Milano e Fondazione Triulza, è circondato da un mix funzionale con prevalenza di spazi per uffici e light-industry, così da poter ospitare la Federated Innovation. A questi si aggiunge una componente significativa di residenziale Built-to-Rent, di spazi per studentati e di spazi per residenze per anziani.
Il massing degli spazi di lavoro e light-industry è compatto e flessibile, mentre quello dedicato agli spazi dell'abitare è alto e slanciato. Entrambi sono connessi da quello che definiamo common ground verticale, ovvero uno stacco in altezza che unisce i tetti e le terrazze degli spazi del lavoro con gli spazi comuni dedicati all'abitare.
Il distretto è interamente car-free, quindi il common ground tiene tutto quanto insieme come un grande unicum progettuale. Un nuovo paradigma di spazio urbano che dà precedenza a pedoni, biciclette e mobilità lenta e che cerca costantemente di rompere il confine tra spazi interni e spazi esterni.
Altra grande peculiarità del progetto MIND sono i suoi altissimi standard di sostenibilità, non solo a scala di distretto, per i quali MIND riceverà la certificazione LEED for Citizen Communities, ma anche a scala degli edifici dove fin da queste primissime fasi di masterplan sono stati applicati i concetti di modularità e scalabilità basati sul DFMA, ovvero il Design For Manifacturing in Assembly che consente di controllare e di garantire le emissioni di carbonio e di CO2 per l'intero ciclo di vita degli edifici stessi.
Un connubio di innovazione e multidisciplinarietà che ha l'obiettivo di costruire la città del futuro.
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