18/08/2022 - Baglio Occhipinti è un’antica azienda agricola fortificata (baglio) del ‘600 immersa nella natura della campagna Ragusana, ristrutturata e convertita, dalla proprietaria Fausta Occhipinti, in country relais.
Fausta, architetto e paesaggista che ha vissuto a Parigi e studiato all’École nationale supérieure de paysage, allieva del famoso Gilles Clément (agronomo, biologo, scrittore, entomologo e paesaggista francese) ha ereditato dai genitori (padre architetto e madre esperta di antiquariato e arredamento), l’amore per il bello ed esaudito il grande desiderio di riportare allo splendore, ridandogli valore, un antico caseggiato di famiglia.
La proprietaria, nel 2009, ha iniziato a immaginare Baglio Occhipinti come “un luogo fatto per restare e per scoprire sé stessi in quanto parte di un tutto in grado di coniugare i millenari principi della sostenibilità architettonica locale con quelli contemporanei.
È l’idea di fondo di un’opera di famiglia quella che, nel segno di un connubio armonico tra eleganza, pragmatismo, naturalezza e affetto, ha guidato il recupero della proprietà nella campagna di Vittoria (RG), portandola all’attuale forma di country relais in perfetto equilibrio sul filo teso tra tipicità e futuro”.
Le mura in pietra che circondano Baglio Occhipinti sono l’inizio del racconto di un territorio e di una tradizione letta e interpretata dalla padrona di casa, che ne ha voluto custodire le origini e la tradizione di ospitalità.
Il Palmento e il progetto di ristrutturazione
La casa padronale trova la sua pietra angolare nel palmento di oltre 160 metri quadrati: la vasca di raccolta dei mosti, vita pulsante del Baglio, è oggi un living che accoglie i propri ospiti anche per la colazione, la cena e i momenti di convivialità. Il progetto di restauro ha visto la ricerca di maestranze e artigiani capaci di costruire con le antiche metodologie, come i muri a secco perimetrali: vere opere d’arte.
L’intero progetto di ristrutturazione si fonda su di una visione scenica che tiene in considerazione le fughe prospettiche del Baglio con un’interpretazione di fondale teatrale. La luce intensa, bianca e costante del sole di Sicilia è la naturale narratrice di ogni superficie.
Gli arredi interni
La stessa attenzione è stata prestata negli arredi degli interni, ricercando elementi di arredo artigianali capaci di valorizzare e raccontare la tradizione del territorio, come ad esempio la ceramica di Caltagirone, i lavandini della cucina o il grande forno a legna. Quest’ultimo è il cuore pulsante della cucina e della casa: qui vengono preparate le ricette della tradizione in un momento che coinvolge anche con gli ospiti.
La prima camera ad essere realizzata è denominata Vigna. Accessibile dal baglio e da un giardino privato incorniciato da una pergola di glicine e roselline rampicanti, la stanza – con pareti o faccia a vista e pavimento in cotto artigianale - è l’emblema dell’equilibrio che governa l’intera struttura e che si replica anche nelle altre soluzioni di pernottamento, tutte diverse tra loro ma tutte ugualmente figlie del recupero del fabbricato rurale. Ne sono un esempio la camera Botanica, con un bagno in malta bianca ravvivato nei colori dalle vecchie maioliche siciliane, o quelle denominate Pergola e Gelso, dove le scelte cromatiche e materiche attivano un dinamico gioco di richiami con l’esterno.
E a proposito di esterno, inserita in un progetto di giardino mediterraneo e depurata con il sale per ridurre l’uso del cloro, la piscina diventa uno specchio per la vanità degli agrumeti che ne circondano il bordo in pietra naturale.
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