Foto Mattia Parodi_Creative Direction Motel409
16/09/2022 - Apre ufficialmente a Milano, sulla terrazza del rinnovato The Medelan, il ristorante Horto, una pausa dal caos della metropoli alla riscoperta del contatto con la natura nel centro della città.
A firmare il progetto di riqualificazione dell’intero complesso e degli interni lo studio GLA - Genius Loci Architettura.
Horto segue in ogni sua componente (cucina, interni, paesaggio) una direzione di sperimentazione e sostenibilità, ispirata da una nuova filosofia che valorizza il locale, l'innovazione e l'equilibrio etico.
L'ambiente di Horto, sia per gli spazi interni che esterni, ha uno stile contemporaneo, ma in armonia con la tradizione del moderno milanese.
Il ristorante si trova sul tetto di The Medelan, originariamente Palazzo Broggi, progettato da Giovanni Muzio alla fine del 1800, per anni sede degli HQ del Credito Italiano, in procinto di ottenere la certificazione di sostenibilità Platinum (il livello più avanzato del sistema LEED).
Luisa Collina, già Preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano e coordinatrice dell'intero progetto, ha impostato e declinato il tema proprio a partire dal nome Horto, una parola che evoca realtà e immagini molto lontane rispetto al contesto in cui ci troviamo, nel pieno centro di Milano.
“Ed è proprio dal dialogo tra città e territorio, dalla ricerca di equilibrio tra otium e negotium, tra tradizione e sperimentazione, che prende forma Horto”, dichiara Collina, un luogo in cui la cultura del cibo, l’ambiente, il servizio e l’identità visiva si offrono al visitatore in modo integrato, esprimendosi con lo stesso tono di voce. Uno dei principi-guida per la creazione di Horto è l'idea di raffinatezza che risuona con essenza piuttosto che con apparenza, con una particolare attenzione per la qualità dei materiali e dei dettagli.
GLA - Genius Loci Architettura ha concepito Horto come un ambiente organico e avvolgente. Concentrandosi su una visione onirica suggerita da questo luogo di piacere elevato, così vicino al cielo e lontano dalla confusione urbana, Horto presenta forme organiche e sinuose, realizzate con materiali e colori naturali, creando una fusione quasi monocromatica di spazio proponendo un ambiente etereo, puro e avvolgente, con poco inquinamento visivo, dove abbandonarsi a momenti di convivialità.
Accanto all’atmosfera onirica, caposaldo delle scelte progettuali è stata la ricerca di materiali che seguissero il principio del “zero waste”, per rispecchiare anche nel design la filosofia dello chef.
Le pareti sono rivestite con intonaco di riso che si ottiene riutilizzando gli scarti derivati dalla lavorazione agricola e industriale del riso. Il parquet, tipica finitura milanese, è posato secondo uno schema di rottura con i disegni classici ed ogni elemento è realizzato con legno di recupero, proveniente da vecchie acetaie.
Considerando l'unicità della terrazza e la vista estesa su tutta Milano, Collina e GLA hanno rimosso ogni tipo di diaframma tra spazio interno ed esterno attraverso una parete interamente vetrata che circonda il luogo, portando così la città di Milano fino a Horto e rendendola protagonista dell'esperienza.
Lo spazio presenta una pianta completamente aperta, ma è stato organizzato in modo da creare diverse aree: incontri intimi nelle piccole alcove interne, riunioni più grandi nella sala principale aperta, o celebrazioni speciali negli spazi verdi esterni.
Le luci mirano ad integrarsi con l’involucro interno, grazie anche ad alcuni oculi luminosi, in modo discreto e silenzioso.
In linea con la filosofia di trasparenza, la vasta cucina è visibile agli ospiti per condividere le fasi della preparazione.
L'ambiente: il paesaggio
La terrazza si presenta con un progetto paesaggistico, a sviluppo orizzontale, ad opera dell'architetto e docente Raffaella Colombo, volto a sensibilizzare verso paesaggi minuti, biodiversità, fragilità ambientali attraverso un’esperienza immersiva e sperimentale. Il paesaggio di Horto si allontana dal desiderio di stupire e si avvicina all’idea di rendere accessibile un paesaggio dinamico e mutevole nel cuore di Milano. Il progetto celebra, in chiave contemporanea, la storia del giardino medioevale italiano, caratterizzandosi con un disegno fortemente geometrico e rigoroso contrastato da un mondo vegetale totalmente disomogeneo, lasciato libero nel suo sviluppo vegetativo. “I colori, le masse vegetazionali, le armonie e i disequilibri botanici, muteranno, spontaneamente e stagionalmente, includendo periodi di stasi, essenze morte e manti misti, in divenire e calpestabili, su cui cenare. Sulla terrazza di Horto ci si immergerà in ciò che è delicato, per rivelare sensibilità più intime e segrete del paesaggio ricreato e gioire dell’eccellenza culinaria in modo più rilassato” dichiara Colombo.
|