Una cantina vinicola incastonata nelle colline di Soave
Le finiture La Calce del Brenta tra i protagonisti virtuosi della nuova Cantina Leonildo Pieropan, una struttura sostenibile in perfetta simbiosi con l’ambiente
13/10/2022 - Le finiture La Calce del Brenta tra i protagonisti virtuosi della nuova Cantina vinicola Leonildo Pieropan inaugurata ad aprile 2022, una struttura di diecimila metri quadri perfettamente incastonata nelle colline di Soave.
La progettazione è stata affidata all’architetto Moreno Zurlo, studio A.c.M.e. di Verona, il cui pensiero si è evoluto dall’osservazione della morfologia del territorio, arrivando alla decisione di sollevare un lembo del pendio e “nascondervi” al di sotto un ampio volume ipogeo su un unico livello. La struttura è in perfetta simbiosi con l’ambiente: funzionale e razionale nella distribuzione dei locali di lavorazione lungo il prospetto sinuoso verso valle, mentre quelli di affinamento, che non hanno bisogno di luce naturale, sono ipogei.
Oltre alla parte produttiva, sono state affiancate delle strutture per l’accoglienza e sale degustazione e meeting, per vivere la realtà vitivinicola a 360 gradi. Ogni aspetto della progettazione è innovativo e sostenibile: dal sistema di recupero delle acque piovane, alla regolazione naturale delle temperature in ambiente ipogeo, all’utilizzo di materiali a km quasi zero per limitare l’impatto sull’ambiente esterno e celebrare un nobile attaccamento alle origini in un territorio dove “non vi è vino senza paesaggio, né paesaggio senza vigneti”. Un progetto importante per la cui realizzazione ci sono voluti 5 anni.
Il vocabolario dei materiali dell’architettura è tutt’uno con le caratteristiche e l’aspetto dei terreni coltivati. In questa visione organica del progetto dove le scelte non sono mai prima estetiche, ma ispirate da analogie con quello che succede intorno in natura, si inseriscono coerentemente le finiture murarie realizzate con le finiture La Calce del Brenta nelle zone ingresso, uffici e ricezione ospiti.
La finitura Contrasto (varianti Tabacco 5082 e tinta a campione tono del beige) per esempio evoca il cemento, ma è a base di calce. Dà vita ad una vera superficie di cui si percepisce il potere decorativo tipico di un approccio essenziale e ricercato nella sua semplicità; la scelta delle tonalità intense gioca in opposizione con il calore del legno e la luce creando grande armonia. Ma anche le tonalità più neutre possono diventare vibranti ed emozionare quando con l’aspetto irregolare richiamano antiche memorie, mentre al tatto sono lisce e hanno la carica energetica di una materia nuova. È questo il caso della finitura Riva, nella variante colore Cashmere, che illumina le pareti di ingresso e uffici. Una finitura che caratterizza lo spazio che lo circonda. La posa è stata eseguita dall’impresa Edilia di Enrico Nali di Venezia.
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