Photo credits: Simone Maria Fiorani
05/10/2022 - Nella giornata di lunedì 3 ottobre, durante l'83a sessione del Comitato UNECE (La Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite) dedicata allo Sviluppo Urbano, l'Edilizia Abitativa e la Gestione del Territorio (83rd session of the UNECE Committee on Urban Development, Housing and Land Management), è stata firmata la “San Marino Declaration”, una serie di “Principi per la progettazione urbana e l'architettura sostenibile e inclusiva”, da applicare alla progettazione di tutti gli edifici e gli sviluppi urbani.
Con questa dichiarazione gli Stati si sono impegnati “a rafforzare il ruolo di architetti, ingegneri, geometri, urbanisti e progettisti nel garantire abitazioni, infrastrutture urbane e città sostenibili, sicure, sane, socialmente inclusive, climaticamente neutre e circolari”.
Il Segretario esecutivo dell'UNECE, Olga Algayerova, ha sottolineato che “L'edilizia abitativa sostenibile, la gestione del territorio e lo sviluppo urbano costituiscono pietre angolari fondamentali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: senza di essi, nessuno sviluppo inclusivo è possibile. Con questa Dichiarazione, i governi della nostra regione altamente urbanizzata affermano la centralità dell'azione a livello cittadino per affrontare le nostre sfide comuni e la necessità di continuare a promuovere una cooperazione multilaterale forte e inclusiva per affrontarle. I suoi principi condivisi offrono uno strumento per sostenere il ruolo cruciale degli operatori urbani nel realizzare il cambiamento sul campo”.
I primi firmatari, Lord Norman Foster, Presidente della Norman Forster Foundation, e Stefano Boeri di Boeri Architetti, insieme all'Ordine degli Architetti di San Marino, di Rimini e di Pesaro in Italia, hanno segnalato la loro disponibilità a tradurre i principi in azione.
Lord Norman Foster ha dichiarato: “In questo periodo di crisi, possiamo trovare grande speranza nelle azioni coraggiose intraprese per rendere le città di tutto il mondo neutrali dal punto di vista climatico, più sicure, inclusive e resilienti. Tuttavia, data l'ampiezza e l'urgenza delle sfide che abbiamo di fronte, gli urbanisti, gli architetti, gli ingegneri e i designer - insieme ad altri protagonisti delle nostre città come i leader civici, i manager e gli sviluppatori - hanno il dovere unico di portare avanti cambiamenti trasformativi alla scala richiesta. Invito tutti a sfruttare la loro creatività e competenza con l'impegno di mettere in pratica i principi della Dichiarazione di San Marino”.
“Architetti e urbanisti, in questo momento della Storia della specie umana sul Pianeta” dichiara Stefano Boeri, “hanno una responsabilità fondamentale: quella di ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica e i consumi energetici, massimizzare i dispositivi captanti energie rinnovabili, integrare nelle costruzioni quote sempre maggiori di superfici biologiche e vegetali, e adattarsi a un modello di mobilità sostenibile, elettrificata, basato sul sistema dei trasporti pubblici. Porteremo come appello agli architetti la Dichiarazione di San Marino - firmata oggi con Norman Foster - alla COP27 di Sharm El Sheikh a novembre, impegnandoci a raccogliere il maggior numero possibile di adesioni”.
Quali sono i principi per una progettazione urbana sostenibile?
La Dichiarazione di San Marino stabilisce l'obiettivo di progettare ogni città, infrastruttura urbana ed edificio in linea con una serie di principi integrati e indivisibili, volti a garantire:
- Centralità delle persone, responsabilità sociale e inclusività, promuovendo e sostenendo la responsabilità sociale e integrando la diversità e l'uguaglianza attraverso la dovuta considerazione dei bisogni di tutti gli individui e delle famiglie.
- Rispetto dell'identità culturale, dei valori e del patrimonio di luoghi, edifici e comunità.
- Efficienza delle risorse e circolarità, per limitare l'uso di energia e risorse e, per quanto possibile: utilizzare materiali riciclati; riutilizzare e riqualificare gli spazi; utilizzare l'acqua piovana e ridurre la produzione di acque reflue; incoraggiare la produzione di cibo attraverso l'agricoltura urbana, i frutteti e le foreste alimentari.
- Sicurezza e salute, aderendo a standard di qualità riconosciuti a livello internazionale; fornendo sistemi di mobilità e di trasporto sicuri e sostenibili, compresi quelli ferroviari, stradali, fluviali e portuali, nonché garantendo spazi accessibili per passeggiate e incontri, aree verdi e foreste.
- Rispetto della natura e dei sistemi e processi naturali attraverso una progettazione che rispetti le piante, gli animali, gli altri organismi e gli habitat naturali. Ciò implica la realizzazione di valutazioni di impatto ambientale ex-ante, la creazione di spazi per la biodiversità, l'utilizzo di materiali naturali e di processi di produzione, assemblaggio e smantellamento a basso impatto.
- Neutralità climatica attraverso la progettazione e la riqualificazione urbana, adottando soluzioni creative che riducano l'inquinamento e l'uso di energia, eliminando gradualmente i sistemi di mobilità non sostenibili e integrando sistemi di generazione di energia verde nella progettazione delle città e degli edifici.
- People-smartness, sfruttando le nuove tecnologie e la connettività per migliorare la vivibilità di tutti, compresi i gruppi socialmente più svantaggiati, per rafforzare la trasparenza e ridurre la corruzione.
- Resilienza, durabilità, funzionalità e lungimiranza, per rafforzare la resilienza alle catastrofi, soprattutto nel contesto dei cambiamenti climatici, e per rendere gli edifici e le infrastrutture durevoli e flessibili, incorporando l'adattabilità spaziale per adattarsi a nuove condizioni e utilizzi nel tempo.
- Accessibilità e costo per tutti i cittadini.
- Cooperazione interdisciplinare e creazione di reti per favorire la convivenza, il coinvolgimento della comunità, la solidarietà e la coesione sociale, tenendo conto delle diverse esigenze dei cittadini.
- Impegno, attraverso la consultazione e la partecipazione delle comunità locali e delle parti interessate, per promuovere la fiducia, garantire la rispondenza ai bisogni e consolidare la proprietà condivisa del futuro della città.
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