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Lesley Lokko © Debra Hurford-Brown
07/11/2022 - Lo scorso dicembre il Cda della Biennale di Venezia ha nominato Lesley Lokko – architetta, docente e scrittrice di origine ghanese – curatrice della 18esima Mostra Internazionale di Architettura che avrà luogo dal 20 maggio al 26 novembre 2023 (pre-opening 18 e 19 maggio) ai Giardini, all’Arsenale e in vari luoghi della città di Venezia.
A maggio il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e la Curatrice della 18. Mostra Internazionale di Architettura, Lesley Lokko hanno invece annunciato il titolo e il tema dell’evento di architettura più atteso: Il Laboratorio del Futuro.
Lesley Lokko ha spiegato così il titolo scelto: «In primo luogo – ha affermato la Curatrice - l'Africa è il laboratorio del futuro. Siamo il continente più giovane del mondo, con un'età media pari alla metà di quella dell'Europa e degli Stati Uniti, e un di decennio più giovane dell'Asia. Siamo il continente con il più rapido tasso di urbanizzazione al mondo, con una crescita di quasi il 4% annuo. Questa crescita rapida e in gran parte non pianificata avviene generalmente a spese dell'ambiente e degli ecosistemi locali, il che ci pone di fronte al cambiamento climatico sia a livello regionale che planetario. La storia della migrazione forzata attraverso la tratta transatlantica degli schiavi è il terreno su cui oggi si combattono in tutto il mondo le lotte per i diritti civili e per una società più civile. Con tutti i discorsi sulla decarbonizzazione è facile dimenticare che i corpi neri sono stati le prime unità di energia ad alimentare l'espansione imperiale europea che ha plasmato il mondo moderno. Equità razziale e giustizia climatica sono due facce della stessa medaglia.
È necessario qualcosa di più di una rappresentazione e gli architetti, storicamente, sono attori chiave nel tradurre le immagini in realtà.
In secondo luogo, La Biennale di Venezia è anche essa stessa una sorta di laboratorio del futuro, un tempo e uno spazio in cui si pongono interrogativi sulla rilevanza della disciplina per questo mondo - e per quello a venire. Oggi la parola "laboratorio" è più generalmente associata alla sperimentazione scientifica ed evoca immagini di un certo tipo di stanza o edificio. Ma l'analisi di Richard Sennett del termine "workshop" (qui inteso come bottega artigiana n.d.t), che ha la stessa radice etimologica di lavoro della parola "laboratorio", approfondisce in un’ottica differente il concetto di collaborazione. Nel mondo antico, sia in Cina che in Grecia, la bottega artigiana era l'istituzione più importante per la vita civile. All'indomani della guerra civile americana, Booker T.
Pensiamo alla nostra mostra come a una sorta di bottega artigiana, un laboratorio in cui architetti e professionisti provenienti da un ampio campo di discipline creative tracciano un percorso fatto di esempi tratti dalle loro attività contemporanee che il pubblico, composto da partecipanti e visitatori, potrà percorrere immaginando da sé cosa può riservare il futuro».
Il Presidente Roberto Cicutto ha dichiarato: «Lesley Lokko dimostra determinazione e coraggio anche nell’usare nel suo titolo due parole abusate ma insostituibili - “laboratorio e futuro” - per restituire la piena importanza del loro significato.
Coglierete come il suo approccio somigli molto alla proposta di un patto fra i visitatori della Biennale, il mondo dell’architettura e della cultura in generale. Una Mostra che partendo da premesse molto concrete e punti di vista molto precisi guarderà dritto negli occhi i rappresentanti dei Paesi partecipanti e tutti coloro che popoleranno i Giardini, l’Arsenale e la Città di Venezia. Il tutto per parlare al mondo, che è la vera ragione per cui un Curatore si assume la responsabilità di fare una Mostra Internazionale della Biennale».
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Il Presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, e la Curatrice della 18. Mostra Internazionale di Architettura, Lesley Lokko.
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