16/12/2022 - Lo studio Alvisi Kirimoto ha presentato il progetto di riqualificazione del complesso di Edilizia Residenziale Pubblica di via Castagna a Casoria (NA).
Un intervento ambizioso per la periferia di un comune da tempo interessata da un progressivo degrado che costringe i residenti a vivere in condizioni sempre più avvilenti e in abitazioni danneggiate dall’umidità, fatiscenti, con scarsissima manutenzione.
Sorti in seguito al terremoto del 1980 in Irpinia, i 48 alloggi ERP di via Castagna si ergono su un'area di quasi 6.800 mq, all’interno di un parco recintato, oggi in stato di abbandono e ridotto a parcheggio:
“Il progetto nasce dall’idea di ristrutturare l’intero complesso lasciando tutti gli abitanti nelle loro case, onde evitare di arrecare loro ulteriore disagio, oltre che fisico, anche sociale e psicologico. Partendo dalla nostra esperienza con Casa Italia, insieme a Milan Ingegneria abbiamo lavorato su una struttura leggera che, come un abbraccio, darà nuova forza al complesso rendendolo resistente al sisma, amplierà gli spazi a disposizione di ciascuno con balconi e giardini comuni sul tetto, creerà una nuova immagine del quartiere con un grande parco aperto e sarà un modello di rigenerazione urbana, sociale ed energetica. Sfrutteremo l’identità della comunità per rendere forte il progetto al di là dell’architettura, consentendo per esempio agli abitanti di avere dei piccoli orti, delle micro serre per ogni balcone, e di prendersi cura degli spazi condivisi ma anche gli uni degli altri” racconta l’architetto Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio Alvisi Kirimoto.
Creare aree pubbliche e verdi di socialità e incontro, migliorare l’accessibilità del complesso ed eliminare le barriere architettoniche, prevedere interventi di efficientamento energetico e implementare le aree esterne di pertinenza di ciascun alloggio con nuove strutture che si aggrappano alla preesistenza e rispondano ai requisiti di prestazione statica e sismica, sono alcuni dei punti salienti del progetto.
L’intervento, infatti, prevede l’integrazione di una piazza pubblica, aree gioco, orti urbani e giardini, cui si affianca il risanamento degli alloggi, attraverso una nuova struttura affiancata alle facciate esistenti, che amplia lo spazio antistante le abitazioni e rende praticabile la copertura. Inoltre, l’adeguamento impiantistico e il miglioramento energetico tramite azioni attive, come il fotovoltaico e il solare termico, e passive, come la raccolta delle acque meteoriche e il cappotto termico, garantiscono una maggiore sostenibilità del complesso.
Con l’obiettivo di incentivare la relazione con l’intorno, migliorare i flussi ed eliminare le barriere architettoniche presenti, vengono individuati nuovi assi trasversali e aggiunti nuovi collegamenti. L’accesso principale è mantenuto al centro, fra le due stecche di alloggi, ma saranno introdotti tre accessi pedonali su Via Comunale Castagna, l’arteria principale. Dalla parte opposta, invece, sarà possibile accedere ai parcheggi e alla pista ciclabile da un unico percorso pedonale.
I corpi scala, oggi accessibili solo dalla corte interna, avranno un nuovo ingresso dall’esterno e le bucature saranno ampliate per ottenere maggiore trasparenza, luminosità e permeabilità visiva verso lo spazio verde. Sono previsti nuovi ascensori esterni, che collegheranno tutti i livelli, inclusa la nuova copertura, resa per la maggior parte praticabile.
La corte fra i due edifici, prima utilizzata come parcheggio, sarà il nuovo centro nevralgico del sistema, con una piazza libera, aree di gioco per bambini e ragazzi, e zone di prato alberate. Le nuove aree saranno dotate di una pavimentazione drenante per lo smaltimento delle acque. Sul lato esterno, invece, il verde abbraccerà le palazzine, declinandosi in orti urbani, filari alberati e un giardino comunitario. Gli orti, 24 in totale, saranno divisi in parti uguali sui lati esterni delle palazzine, in modo che ogni alloggio possa avere il proprio.
A rivoluzionare totalmente l’aspetto del complesso, sarà la realizzazione di nuove strutture esterne, rispettivamente sul fronte interno ed esterno, che incrementeranno la superficie a disposizione degli inquilini e doneranno un’immagine unitaria e coerente agli edifici.
Sul lato interno, che guarda alla corte centrale, le “terrazze giardino” occuperanno tutta la lunghezza della facciata, aumentando lo spazio esterno disponibile per alloggio da 4,5 mq a 30-32 mq, mentre sul lato esterno degli edifici, le “logge” prenderanno il posto dei balconi esistenti, portando la superficie calpestabile da 5,4 mq a 9,4 mq.
La struttura sarà costituita da un telaio in acciaio, che con passo regolare definirà il ritmo della facciata. Gli elementi di chiusura del telaio saranno costituiti a volte da parapetti, a volte da pannelli a tutta altezza, in lamiera stirata. Negli angoli, in prossimità dei vuoti, sarà invece presente una griglia metallica che favorirà la crescita di piante rampicanti in punti strategici delle terrazze.
Sia nelle logge che nelle terrazze, sono predisposte delle aree tecniche per ospitare gli impianti meccanici, come la nuova caldaia e un'unità esterna ad alloggio, opportunamente mascherate da grigliati metallici. Infine, entrambe sono caratterizzate da fioriere integrate al sistema strutturale, arricchendo così di verde tutto il prospetto e uniformando l’insieme.
Il colore di tutti gli elementi costruttivi e architettonici riprende il rosso mattone del rivestimento esterno esistente, in modo da avere un risultato complessivo omogeneo e armonioso, in cui risalta il verde delle fioriere e dei rampicanti.
L’architettura determina una nuova immagine dove quinte in acciaio permeate da verde fanno da sfondo a un nuovo, ritrovato, spazio pubblico a servizio dei cittadini.
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