13/12/2022 - Casa PR di Studio Ecoarch di trova a Varese, adagiata su un versante collinare rivolto ad ovest verso le sponde del Lago Maggiore e, oltre, verso la catena alpina, ed è caratterizzata da un forte dislivello terrazzato. Troviamo, a monte, il limitare di un’area boscata, mentre a valle si distende un intorno costituito da un tessuto residenziale diffuso.
L’edificio si presenta in pianta come un’impronta regolare, di forma rettangolare, ed è composto di due parti: un basamento stereometrico e parzialmente incassato nel terreno, caratterizzato unicamente dai tagli delle aperture e delle finestre, destinato alla zona notte, e un volume più leggero, corrispondente alla zona giorno, appoggiato sul primo in posizione arretrata, caratterizzato da ampie specchiature vetrate e sbalzi coperti.
L’architettura è sempre la risultante di molte forze: i desideri del Committente, le possibilità normative, il nostro impegno di restituire al paesaggio un edificio di qualità.
Il programma era dettagliato ed esigente: soggiorno di grandi dimensioni, belvedere, 5 camere, piscina. La scelta di come collocare la casa era piuttosto obbligata perché, nonostante il terreno fosse piuttosto ampio, la fascia edificabile in realtà era una porzione relativamente piccola.
La forte pendenza del terreno ci ha portato a slittare verso monte il volume della zona giorno generando, con questo semplice movimento, lo spazio necessario a formare il belvedere e la piscina; quest’ultima sfrutta a sua volta la pendenza esistente in modo da essere totalmente incassata, quasi incastonata nel volume preciso del basamento, e si trova a costituire la copertura delle camere principali.
Questo spazio, che si getta come un podio verso il lago Maggiore, la catena del Mottarone e la val d’Ossola costituisce, sin dalle prime fasi, il cuore del progetto: l’intenzione compositiva attorno alla quale tutto il resto si organizza.
La piscina e la prima metà del belvedere consentono una relazione immersiva con gli elementi del paesaggio; retrocedendo verso il volume del soggiorno la copertura, con il suo sbalzo di cinque metri, fornisce loro una cornice e una misura. Il soggiorno, poi, è concepito in piena continuità con il belvedere: la relazione interno/esterno è mediata da un sistema mobile di vetrate di più di 12 metri di cui una parte fissa e 2 ante scorrevoli automatizzate per un totale di 8 m di apertura completamente libera. Una fascia di frangisole metallici modula il passaggio fra il plafone della copertura e il chiarore del cielo.
Lo slittamento fra zona notte e zona giorno riduce l’impatto visivo dei due piani, che difficilmente potranno essere percepiti contemporaneamente, se non da lontano; da vicino la reale consistenza dell’edificio si percepisce solo attraverso il percorso pedonale che, inerpicandosi sulla collina, svela progressivamente l’articolazione volumetrica della casa. L’ingresso, posizionato sul retro, incide il fianco della collina generando un piccolo patio.
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