L'installazione itinerante promossa da Vitra per riscoprire la storia di uno degli architetti più significativi del ventesimo secolo, il suo approccio al progetto e la sua sensibilità per il colore
26/01/2023 - Vitra porta il design di Jean Prouvé all'ADI Design Museum di Milano. L'installazione itinerante inaugurata il 25 gennaio permette di riscoprire la storia di uno degli architetti più significativi del ventesimo secolo, il suo approccio a progetti, strutture e materiali, e non da ultimo la sua sensibilità per il colore.
Ammirata da personalità come Le Corbusier, Fernand Léger e Alexander Calder, l’opera di Jean Prouvé è tra le più significative nel mondo del design e comprende un'ampia serie di oggetti, da tagliacarte ad accessori per porte e finestre, da apparecchi di illuminazione e mobili ad elementi di facciate e case prefabbricate, da sistemi di costruzioni modulari a grandi strutture espositive.
Nato nel 1901, Prouvé ha vissuto a cavallo tra due guerre mondiali e ha saputo rispondere alle sfide della sua era, sviluppando una nuova filosofia costruttiva. L'architetto utilizzava strumenti propri dell’industria e si ispirava a nuovi materiali quali lamiere, multistrato e polimeri, ma anche alle possibilità offerte dai metodi di produzione più recenti per rispondere ai problemi dell’arredo e dell’edilizia. Basandosi sul principio della produzione razionale, progettava mobili robusti e genuini, oltre a edifici che potevano essere smontati, modificati e trasportati.
In occasione di una visita a Parigi negli anni ’80, Rolf Fehlbaum, Presidente emerito di Vitra, acquistò una seduta d’epoca Antony Chair di Jean Prouvé, risalente al 1954; l’acquisto segnò l’inizio della collezione museale più vasta al mondo di arredi e oggetti del designer francese curata ora dal Vitra Design Museum. In stretta collaborazione con la famiglia Prouvé, progetti selezionati sono successivamente entrati nella produzione in serie di Vitra, con l’intento di renderli accessibili a un pubblico più vasto.
La componente cromatica è tra i tratti distintivi dell’intera opera di Prouvé. I colori da lui ideati per gli elementi in acciaio dei suoi arredi e per l’architettura hanno attinto a vari riferimenti, dal Blé Vert, che descrive il colore verde del frumento giovane, al Gris Vermeer, che allude ai toni grigi nell’opera del pittore Johannes Vermeer. Nonostante l’architetto credesse nella “natura del materiale” e ritenesse di dover intervenire solo sulle parti a rischio di corrosione degli oggetti (gli elementi in legno e alluminio delle sue creazioni non venivano trattati, laddove possibile), riuscì sempre a utilizzare i colori per infondere un’inimitabile carattere alle sue creazioni.
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