24/01/2023 - Con il progetto di restauro di un’abitazione ad Ofena (AQ), l’architetto marchigiano Andrea Eusebi, passando dall’interno all’esterno, ha voluto produrre un divario temporale tra la casa tipica di un paese pedemontano abruzzese (seppur contaminata da dettagli contemporanei) e lo spazio interno che rende difficilmente rilevabili somiglianze con l’edificio originale.
L’interno è un continuo gioco di luci e ombre, creati dalle nuove aperture vetrate e dall’utilizzo di materiali che volutamente creano forti contrasti in una nuova spazialità che recupera tutta la volumetria interna in una nuova articolazione spaziale.
L’approccio progettuale prescelto utilizza diverse strategie: conservazione/attivazione/demolizione/integrazione. L’obiettivo perseguito è stato, difatti, quello di eliminare la stratificazione temporale, sostituendo delle incongruenze con delle soluzioni, senza causare grandi contrasti con il costruito circostante.
Il progetto ha voluto preservare e riattivare il volume in pietra esistente rendendo di nuovo visibile la tessitura muraria, cercando di mettere in risalto la vecchia struttura attraverso scelte tecnologiche contemporanee.
Il tetto a falde è stato demolito e ricostruito in modo che non sporgesse più dalla facciata e desse l’impressione, dalla breve distanza, di un monolite monomaterico.
|