Foto Simone Bossi
30/03/2023 - Barn VS Pavilion è il progetto di AMAA, Marcello Galiotto e Alessandra Rampazzo, per una farmacia con annessi ambulatori medici a Breda di Piave (TV).
"Barn VS Pavilion è la storia di una continua lotta tra architetto e committente, posti di fronte al linguaggio espressivo di due tipi architettonici distinti.
Barn – fienile – è l’edificio che ospita la farmacia: reinterpreta i temi della tradizione costruttiva rurale della campagna veneta, in particolare quella trevigiana, e si compone di pochi, ma sofisticati, elementi: il basamento, la gelosia, la gronda, il tetto spiovente, i travetti, la pensilina, gli infissi, il colore, le lampade, posti in relazione secondo precise e riconoscibili regole proporzionali. Guidati da un quadro del pittore toscano Oscar Ghiglia (parte della collezione privata della Proprietà), ognuno di essi è il risultato condiviso dell’articolato dialogo tra progettista e committenza.
Il profilo della copertura estremamente sottile, così come vuole la tradizione, deve dissimulare il forte spessore del pacchetto isolante. I travetti seguono un passo dettato dal modulo delle tavelle laterizie e, nella loro parte terminale, presentano una forma adatta a far scivolare l’acqua; l’innesto del canale di gronda in rame è poi confezionato a mano. Il volume intonacato si ferma qualche centimetro prima di toccare i travetti con l’obiettivo di enfatizzare il ruolo determinante della copertura nella costruzione. Il posizionamento dei coppi di recupero, arretrati dal bordo esterno, completa il lavoro sul manto, permettendo una chiara lettura del sottile spessore del coronamento dell’edificio.
L’apertura “a gelosia”, tradizionalmente utilizzata per il passaggio naturale dell’aria e qui riproposta, diviene occasione rappresentativa dell’identità complessa dell’edificio, quale montaggio di elementi della tradizione, trasposti nel contemporaneo.
La pensilina, recuperata dal manufatto prima esistente nel lotto d’intervento, è stata modificata e coronata da una sottile lamiera (3 mm di spessore) piegata secondo uno specifico disegno.
Le cromie utilizzate – pittura rosea ed infissi verdi – derivano, invece, dal contesto, in particolare dall’ex panificio che si trova lungo la via parallela al sito.
La lettura del rapporto tra pieni e vuoti nella massa muraria della costruzione guida, infine, la proporzione e la disposizione delle forometrie, nonché la scelta di collocare gli infissi sul filo interno dello spessore delle pareti perimetrali. L’infisso, elemento largamente discusso nelle fasi progettuali e di cantiere, seppur ben risolto, non poteva in questo caso essere protagonista nell’immagine complessiva della facciata.
Pavilion – padiglione o capanón nel dialetto veneto – si allontana vistosamente dalla concezione di edificio tradizionale. Il principio che ha guidato la costruzione del padiglione per gli ambulatori medici ricerca grandi luci a disposizione e velocità di costruzione.
Il risultato vede l’uso di elementi prefabbricati poi assemblati in cemento armato e di alcuni innesti in cemento gettato e spazzolato manualmente.
Un edificio estremante pragmatico ed efficiente. È solo struttura: il solaio predalles, le pareti gettate confezionate faccia a vista e le divisioni interne non portanti in Acquapanel e legno multistrato di Okumè.
Il grande vuoto ricavato nell’angolo nord-est del lotto funge da momento di accoglienza per gli utenti, quale parte di un progetto di paesaggio-piazza estremamente elementare tenuto insieme da una lunga panca di 12 metri lineari di sviluppo in cemento armato, che estende e dilata la sala d’attesa facendola diventare uno spazio collettivo a più livelli.
Al suo interno, il padiglione si organizza lungo un’unica delicata piega che accelera la prospettiva trasversale attraverso l’intero spazio, dall’entrata all’uscita.
Il resto è lasciato bianco, non-colore. Gli infissi principali, in questo caso, sono realizzati in ferro corten e partecipano alla precisa definizione dello spazio nonché all’immagine complessiva dell’edificio.
Barn VS Pavilion rappresenta un viaggio di e con maestranze locali eccellenti quali parti attive nel e per il progetto, e di una committenza colta e lungimirante: è una sintesi di elementi ri-usati e ri-proposti nella ricerca di un linguaggio non referenziale nel risultato e astratto sin dalle intenzioni".
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