31/03/2023 - Il tema affrontato dallo studio noa* nel progetto di ridisegno del Falkensteiner Family Resort Lido di Casteldarne, in val Pusteria, è quello di un albergo di grande successo che ha voluto rinnovarsi, senza perdere la propria identità, anzi rafforzandola sul piano dell’estetica, della sostenibilità e dei servizi.
Il Falkensteiner Family Resort in Val Pusteria è un albergo storico, il primo aperto dalla famiglia Falkensteiner che oggi gestisce un gruppo di oltre 30 strutture di ospitalità in sei paesi. Sorto nel 1957 ai margini del villaggio sulla riva di un piccolo lago, il family resort si è progressivamente ingrandito rivolgendosi a un target ben definito, quello delle famiglie con bambini. L’obiettivo dell’intervento era aggiungere nuovi spazi e funzioni che rafforzassero questa vocazione, creando una sorta di parco giochi per i piccoli ospiti e, al contempo, un luogo di relax per i genitori. Il tutto armoniosamente inserito nello splendido contesto alpino.
La soluzione di noa*, che ha progettato la nuova struttura, a sorpresa è partita dal tetto: alla tradizionale copertura a falda del vecchio complesso alberghiero si è sostituita un’ampia struttura a onda che riveste edifici nuovi e preesistenti, degradando sui due lati fino a sparire nel terreno. Una sorta di collina, quindi, che si integra con il paesaggio coprendosi di vegetazione, e che diventa pista da sci, di pattinaggio, campo da gioco, parco avventura, zona di svago e di ricreazione.
“Volevamo unire vecchio e nuovo in un insieme uniforme”, spiega l’architetto Andreas Profanter. “La nuova copertura ci ha consentito di raccordare tra loro i vari edifici del complesso e di collegarli con la natura circostante. Ma anche di inventare nuovi spazi, come la pista da sci, che arricchiscono l’offerta alle famiglie”.
Giocare sul tetto
La copertura progettata da noa* si estende per una lunghezza di 300 metri su una superficie di 4.900 metri quadrati e nella parte centrale raggiunge un’altezza di 18 metri. È un elemento di forte innovazione, dunque, per forma, dimensioni e materiali utilizzati. La struttura è stata realizzata in cemento armato nella parte di nuova costruzione, mentre dove si appoggia all’edificio preesistente si è adottato un sistema di travi d’acciaio e legno. È rivestita da scandole metalliche che, come una seconda pelle, seguono perfettamente le curvature e le ondulazioni della copertura.
Su questo grande tetto, percorso da un sentiero ad anello su cui gli ospiti possono piacevolmente passeggiare, trova posto un parco ricreativo che offre diverse stazioni per lo sport e il divertimento. Uno dei due declivi, quello verso est, è in parte occupato dalla pista da sci, lunga 163 metri e dotata di tappeto per risalita. Aperta a tutti gli ospiti del resort, è particolarmente adatta ai bambini, che possono imparare a sciare guidati da un maestro senza muoversi dall’albergo. Inoltre, il fondo artificiale, ne consente l'uso tutto l’anno, come succede anche con la pista di pattinaggio, che si trova nel punto più alto della copertura. Sull’altro versante, affacciato ad ovest, si collocano un’ampia zona fitness per tutta la famiglia, una pista bobby car e un mini parco avventure sopraelevato, sotto il quale trova spazio un campo per calcio, basket e altre attività. Qui, un acquascivolo lungo 120 metri, si snoda sopra il lago fino a raggiungere un’area del piano interrato occupata da altri spazi-gioco e dalla piscina: con le sue spirali color giallo acceso, lo scivolo si staglia sul paesaggio e diventa il simbolo di una struttura tutta dedicata allo svago e all’avventura dei suoi piccoli ospiti.
Su tutta la superficie, agli spazi ricreativi si alternano aree verdi che creano una continuità con i boschi della valle.
“Abbiamo fatto letteralmente salire la natura sul tetto”, osserva Andreas Profanter. “L’obiettivo, infatti, era rafforzare il legame tra la struttura e il paesaggio, senza consumare terreno, ma anzi creando nuovo valore e sostenibilità”.
Un’estetica nuova
“La nostra idea era anche quella di rinnovare l’aspetto della struttura originale” continua l’architetto Wolfgang Heinz. “Non ci siamo quindi limitati a racchiudere sotto un’unica copertura le parti nuove e quelle preesistenti del resort, ma abbiamo anche lavorato sulle facciate per rendere omogenei i diversi elementi architettonici”.
Significativa, oltre alla scelta di un unico colore per tutte le strutture murarie, l’adozione di pattern geometrici in legno naturale che scandiscono la costruzione, evocando i vecchi fienili alpini.
Anche il rapporto tra il resort e il piccolo lago su cui si affaccia è stato “ridisegnato”, con la creazione di una collina artificiale lungo una riva, sotto la quale trova spazio la spa per adulti. Una nuova ampia terrazza si apre sul fronte lago e la piscina, in parte coperta, si prolunga a sfioro sullo specchio d’acqua, regalando agli ospiti l’esperienza di un’autentica immersione nella natura.
Natura e gioco per gli interni
Il team di noa* firma gli interni del resort, non solo nelle parti nuove, ma anche in quelle esistenti, che sono state ridisegnate e in qualche caso ampliate.
“Come per gli esterni, a guidare il progetto d'interior sono stati da un lato l’obiettivo di creare un’atmosfera giocosa e adatta ai bambini, dall’altro il richiamo all’ambiente naturale che circonda il resort”, chiarisce l’interior designer Barbara Runggatscher.
Il ristorante, ampliato e dotato di un terrazzo e di una zona giochi per i bambini, è stato organizzato su tre livelli per consentire a tutti i commensali di condividere la vista del lago. “A ogni livello, l’arredo cambia: si passa dai motivi ispirati al bosco della zona più interna alle sedute a forma di ninfea della zona intermedia, al canneto richiamato dalla particolare forma delle lampade che illuminano i tavoli vicini al terrazzo” spiega la progettista.
Un nido nella stanza
Il progetto di noa* ha anche consentito di aggiungere 36 nuove camere alle 82 esistenti. È stata l’occasione per definire una nuova tipologia di stanza che, declinata in diverse varianti, caratterizza l’offerta del resort rivolta alle famiglie. Le camere comprendono una zona per i genitori e una zona per i figli, tra loro separate da un divisorio scorrevole, e un ampio bagno con lavabi a diversa altezza.
“Nell'area-bambini sono sempre disponibili tre letti, uno dei quali, sospeso al soffitto, è una sorta di letto-nido, ispirato al falco, che è il simbolo dell’hotel, e anche quando non è occupato diventa sempre occasione di gioco e di divertimento per i più piccoli” conclude l’interior designer Caterina Betti.
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