Ph. Alessandro Saletta
14/03/2023 - Lo studio torinese Lamatilde ha firmato un importante progetto di interior design per le Gallerie d'Italia di Torino, curando il restyling del famoso Caffè San Carlo e progettando il ristorante SCATTO. Con l'inaugurazione della nuova sede di Gallerie d'Italia di Intesa San Paolo, la città ha ora a disposizione un nuovo spazio di incontro e condivisione in cui l'eredità storica del luogo si rinnova per adattarsi alle esigenze del nuovo millennio.
Il lavoro di Lamatilde ha saputo preservare l'identità del Caffè San Carlo, mantenendo intatte le caratteristiche che lo hanno reso un luogo di grande importanza nella Torino del 1800. Allo stesso tempo, il ristorante SCATTO è stato progettato da Lamatilde con uno stile moderno e in linea con la personalità del nuovo spazio espositivo delle Gallerie d'Italia. L'eredità storica e l'attualità si fondono armoniosamente nell'allestimento dei due spazi, creando una continuità con le due anime che caratterizzano il museo: la storicità barocca dei piani nobili e la personalità fortemente contemporanea delle sale espositive progettate da Michele De Lucchi e AMDL Circle.
Per il restyling del Caffè San Carlo, lo studio Lamatilde ha deciso di optare per un intervento discreto e non invasivo, conservando l’identità classica del locale ma ponendosi in dialogo con lavorazioni e materiali all’avanguardia.
Elemento protagonista della sala principale è il bancone centrale a penisola, realizzato in legno di rovere con finitura cannettata in rilievo – richiamo al motivo delle lesene decorative originali - e top in marmo Emperador Dark levigato.
La centralità del bancone è ulteriormente valorizzata dalla relazione con il sontuoso lampadario originale e con i due divani in velluto rosso caratterizzati da alti schienali, un omaggio stilistico alle tipiche poltroncine ottocentesche.
Gli espositori dietro al bancone sono caratterizzati da una struttura in telaio metallico con illuminazione incorporata, progettata e realizzata in collaborazione con OliveLab, e seguono il ritmo degli elementi architettonici originali.
Il ristorante SCATTO si configura come uno spazio contemporaneo che omaggia e valorizza l’arte culinaria ispirandosi alla fotografia come linguaggio architettonico e allestitivo, da qui il nome scelto per il locale.
In continuità materica e visiva con il nuovo museo Gallerie d’Italia, il progetto di SCATTO rende protagonista la luce che, mediante l’uso di materiali riflettenti, come acciaio e vetro specchiato, o di materiali assorbenti, come il legno, trasforma la percezione degli spazi bilanciando aree maggiormente in vista e zone più intime.
Il concept architettonico crea un cono visivo che ha il suo vertice in corrispondenza del fuoco principale dello spazio: la cucina. Protagonista indiscusso, lo chef table rivestito in marmo Emperador, in continuità materica con il bancone del Caffè San Carlo, consente ai clienti di intrattenersi con l’arte culinaria degli chef come se stessero guardando dentro l’obiettivo di una macchina fotografica.
Lo stesso atteggiamento torna anche in altri dettagli architettonici come i cielini insonorizzanti e illuminanti che riprendono la forma prospettica dell’area cucina “inquadrando” i tavoli con piano su disegno e le sedute.
Entrando nel locale, si rimane colpiti dalla parete specchiata anticata con listelli verticali, dove si innestano delle lame di acciaio con funzione espositiva per i prodotti gastronomici in vendita. La lavorazione degli specchi anticati simula la grana delle pellicole fotografiche, portando negli interni un ulteriore riferimento materico a questa arte.
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