28/04/2023 - Per la settimana milanese del design 2023 Casa Mutina Milano cambia veste con installazioni che presentano quattro nuovi progetti di superfici ceramiche firmati da Patricia Urquiola, presenza oramai consolidata nel team Mutina, e Michael Anastassiades che inaugura così la sua collaborazione con l’azienda modenese.
“Abbiamo immaginato Casa Mutina Milano come un luogo di incontro tra la visione di Patricia Urquiola e quella di Michael Anastassiades. Abbiamo lavorato insieme ai designer per creare un display speciale, che permetta ai visitatori di scoprire le nuove collezioni attraverso un confronto che, in ogni stanza, rivela qualcosa di nuovo ed emozionante”, Massimo Orsini, CEO Mutina.
Appena dentro lo spazio di Casa Mutina Milano, si scopre Chamotte, la nuova collezione di ceramiche Mutina dalla texture fortemente materica, interamente realizzate a mano e ricoperte da smalti lucidi colorati, tipici della ceramica artistica. Firmata da Patricia Urquiola, la collezione Chamotte prende il nome della materia prima composta dai frammenti di ceramica frantumati e incorporati nell’argilla grezza per ottenere una consistenza granulosa.
“La collezione Chamotte nasce dalla volontà di realizzare una piastrella di grande consistenza tattile che evidenzia la bellezza brutale e naturale della ceramica. Abbiamo lavorato sui volumi, creando una superfice ricca di strati e contrasti, visivamente e al contatto con la mano”, Patricia Urquiola.
Prodotto industriale, sebbene in grado di offrire le stesse sensazione di un prodotto artigianale, è invece Mater, nome che richiama la terra utilizzata per realizzare le basi neutre della collezione. Ispirato alle grafiche customizzate di fine anni ’50 e, in modo particolare alle ceramiche artigianali di Vietri, Mater è un progetto ceramico in cui lo smalto è assoluto protagonista. Patricia Urquiola ha voluto ricoprire la campitura fra i segni che attraversano la superficie con degli smalti colorati ad alto spessore, creando un effetto piacevole al tatto e dal forte impatto visivo.
“Mater è partita dal pavimento della sala riunioni di Mutina. Io e Massimo volevamo fortemente reinterpretare quella piastrella artigianale. Abbiamo iniziato allora questo viaggio empatico, fatto di tanta ricerca e di scoperte. Dentro Mater infatti c’è tecnologia, sperimentazione, artigianalità alla vista e al tatto”, Patricia Urquiola.
Terzo progetto della designer spagnola in mostra a Casa Mutina Milano è il nuovo mattone Jali, un modulo tridimensionale in terracotta trafilata ispirato alla decorazione tipica dell’architettura indiana.
“Jali è una pietra perforata, una micro griglia architettonica, tipica dell’architettura Indiana, con motivi geometrici o motivi floreali. Per Mutina ho pensato a un oggetto 3D ispirato a questo elemento: una presenza versatile ma anche rigorosa, semplice e poetica. Jali può essere disposto in moltissimi modi: sia dal lato verticale che da quello orizzontale, allineato o sfalsato, creando filtri dinamici, elementi architettonici o dei veri e propri arredi”, Patricia Urquiola
Prima collezione di rivestimenti ceramici disegnata da Michael Anastassiades per Mutina, Fringe (frangia in italiano) è un elemento formato da segmenti paralleli di due larghezze diverse, incisi direttamente sulla superficie. Le fughe spesse, che creano un effetto simile a quello di un mattone, possono essere sfruttate per dare vita a diversi pattern, semplicemente intrecciando e cambiando l’orientamento dei moduli. In questo modo si ottengono dei tappeti senza soluzione di continuità, con o senza bordi, che delimitano gli spazi.
“Mi è sempre piaciuto il modo in cui gli interni open space permettono a diverse funzioni di svolgersi in più layout. Eppure, lo spazio sembra sempre dividersi autonomamente e naturalmente in aree definite, a seconda di quello che succede sul pavimento. È come se le azioni si svolgessero su una serie di tappeti rettangolari combinati alla perfezione, ognuno con un motivo diverso, che delimitano il territorio per ognuna di loro. Il momento più interessante è quello in cui ti sposti da una a quella successiva, dove il passaggio è definito dalla frangia intorno al perimetro”, Michael Anastassiades.
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