27/04/2023 - Tra il mare e la millenaria storia di Napoli, affacciata su Piazza Sannazzaro, una casa di inizio ‘900 è stata ripensata dallo studio napoletano Antonio Di Maro Architetti salvaguardandone la nobile storia.
L’originale disegno delle boiserie, ove possibile, è stato conservato, mentre le parti mancanti sono state finemente riprodotte ed integrate con lo schema esistente.
Anche gli originari pavimenti in listelli a quadrotti di nobile rovere, rinvenuti al di sotto di una scellerata sovrapposizione di pavimento in gres porcellanato di epoca moderna, sono stati riportati alla luce e hanno trovato nuova vita dopo un importante intervento di restauro.
Le porte degli anni ‘20 sono state affidate a mastri restauratori napoletani, mentre vetrerie locali hanno realizzato i vetri plissettati, sul disegno di quelli già esistenti.
La distribuzione interna è stata rimodulata in base agli studi sulla luce naturale e del contesto urbano. L’ampio living troneggia sulla celebre piazza dedicata al poeta Jacopo Sannazzaro, caratterizzata dalla storica Fontana della Sirena, realizzata da Buccini e Jerace, e che trovò la sua attuale collocazione solo nel 1924, essendo stata inizialmente pensata per i giardini della stazione ferroviaria.
In totale rottura con l’architettura di inizio secolo gli arredi spiccano per ecclettismo e modernità, grazie all’inserimento di elementi di design unici ideati dallo studio e accostati ad altri iconici elementi che, con il loro estro, fanno da contraltare alla rigida austerità dell’architettura.
Al centro della cucina, dal pavimento in marmo africano si eleva un monolite a cui è saldato un grande piano in aggetto. L’ambiente è separato dal corridoio per mezzo dell’ampia vetrata scorrevole.
Gli unici ambienti volutamente decontestualizzati sono i bagni, ad uso privato, posti nelle zone letto, di ispirazione fortemente marocchina con resine color terra e cementine dai colori sgargianti e naturali.
“Per il comfort e il benessere degli ambienti, un ruolo fondamentale è sancito dalle numerose ricerche sulla neuroarchitettura che lo studio porta avanti dal 2013. Illuminazione artificiale, forme, colori e materie sono pensate per donare il massimo benessere neuronale ai fruitori.”
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