29/05/2023 - Casa Cannas è una delle superstiti testimonianze di architettura tradizionale ad Ulassai, piccolo borgo dell’Ogliastra, dall’edilizia incoerente e disordinata, in relazione spesso contraddittoria con la bellezza delle sue montagne, i Tacchi, e con il valore degli interventi artistici diffusi territorio, teatro prediletto della nativa artista Maria Lai.
Il progetto di laiBE con Paolo Depau per il CaMuC, Casa Museo Cannas, valorizza gli spazi e i volumi sopravvissuti come testimonianza fisica di un luogo nevralgico (fu mulino, poste, generatore elettrico, etc.), ma soprattutto memoria collettiva di gesti quotidiani del passato. Gli spazi sono stati liberati dalle superfetazioni, chiarendo le relazioni tra la parte storica e quella di nuova costruzione, restituendo unitarietà al volume originario e completezza ed armonia tra le parti sconnesse. Viene creato un giunto verticale ligneo, facciata e portone d’ingresso azionato da una grande ruota esterna, ricordo della meccanica dei macchinari custoditi all’interno, e oggi rito visivo e sonoro: rituale laico, il suono della cultura.
L’intervento ha inteso superare i confini fisici del lotto, proponendosi di ristabilire e rafforzare il ruolo centrale che l’edificio ha storicamente avuto per il paese, proponendosi come luogo di cultura, spazio flessibile, dove consolidare la vocazione artistica del paese, vuole essere fucina e non espositore: un luogo di cui la collettività può riprendere possesso e da cui ripartire per una rigenerazione culturale, sociale ed economica.
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